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IRIS MESSAGGERA DEGLI DEI

Dicembre 10, 2012 Author: elisabetta Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

(trovi l’articolo integrale nel numero di ottobre 2011 della rivista BIOGUIDA-itinerari dello spirito- www.bioguida.com )

 

 

 
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
Storia analogica “verticale”
Un approccio scientifico- razionale, per quanto valido, non e’ sufficiente per comprendere l’iridologia nel suo significato più autentico e profondo.A questo scopo risulta più efficace (e questo vale per numerose antiche discipline cui ci si vuole avvicinare) ricorrere anzitutto al nostro “vecchissimo” pensiero analogico.Il pensiero analogico-intuitivo-reticolare non nega l’esistenza di catene causali orizzontali ma evidenzia anche un collegamento verticale di similitudine tra sistemi solo apparentemente scollegati.Di fatto l’analogia è un pensiero verticale che mette in evidenza la simultaneità di fenomeni che si attuano su piani diversi.
Per quanto riguarda la parola IRIDE, si sono evidenziati nel n. 33 (“Introduzione all’iridologia”) i collegamenti analogici più significativi. Alcuni sono riferiti al sistema energetico dei Chakra, tra i più conosciuti e applicati ( se pure spesso in modo “semplificato”) in Occidente.
Sinteticamente:
• IRIS (in greco antico- ίρις-) è la parte colorata dell’occhio al centro della quale si apre la pupilla.
• IRIS è anche l’Arcobaleno (E’ interessante notare come la stessa sequenza dei 7 colori dell’Arcobaleno si ritrova nel sistema energetico dei 7 chakras principali del corpo umano)
• IRIS nella Grecia antica è l’alata Messaggera degli dei ( molto simile alla Libellula-Dragonfly- drago volante-, regina del Tempo del Sogno), che lascia una scia iridescente al suo passaggio. Anche l’occhio assorbe e trasmette messaggi provenienti dal Cosmo e li passa al nostro inconscio, e viceversa.

• IRIS è il fiore noto per la varietà di colori con cui appare in natura.
Anche intorno alla pupilla talvolta le lacune del tessuto irideo assumono non di rado l’aspetto della corolla di un fiore : secondo alcune scuole iridologiche la corolla è “registro” di un cammino iniziatico verso una evoluzione spirituale. Similmente i chakra (“trasmettitori” energetici, disposti lungo la colonna vertebrale fino alla sommità del capo secondo una “scala evolutiva”) possono essere immaginati come dei fiori dai petali vibranti e colorati. Vengono assimilati al fiore del Loto, ” nato dal fango ma non macchiato da esso”( Vedanta), bellissimo e candido .Il bianco è in realtà composto dai sette colori dello spettro solare
• IRIS è anche l’alone che si vede attorno alla luna, il bagliore che emana dal fuoco e – più in generale- da ogni cerchio vaporoso e colorato , è l’Aura -Aureola degli esseri divini e dei santi.
• la pupilla, al centro dell’iride, pulsa con un ritmo che non è assimilabile nè a quello delle pulsazioni cardiache, e neppure a quello della respirazione.
E’ associabile piuttosto alla frequenza vibrazionale del nostro corpo “sottile”, è la somma delle pulsazioni dei Chakra (ognuno ha una propria velocità di pulsazione: alcuni vibrano molto velocemente, altri più lentamente) : la pupilla ha una pulsazione regolare e armonica se i Chakra sono bene aperti, irregolare se alcuni sono chiusi o parzialmente “bloccati”.
Non è difficile comprendere, in base a queste analogie ( e se ne potrebbero aggiungere molte altre), che fin dall’antichità è stato attribuito all’iride il valore di centro di raccolta ed emanazione energetica, con caratteristiche vibrazionali identificabili in base a determinate peculiarità di colore/luce/forma/ movimento e, come vedremo, suono. Questa identità poi si è dispersa nel tempo, soprattutto per l’intervento dell’interpretazione strettamente scientifico / razionale che ha contraddistinto e ancora contraddistingue la medicina Occidentale. Tuttavia sta riemergendo nelle ultime scuole iridologiche, intrecciando interessanti integrazioni con le scuole di iridologia nate in Europa fin dall’inizio dell’800.

Storia logica”orizzontale”
Il pensiero logico-razionale-lineare è un pensiero orizzontale: una catena di cause ed effetti ci porta da un elemento all’altro in una serie consequenziale. In base alla classica visione “storica”possiamo distinguere , nel percorso dell’iridologia, tre periodi fondamentali: iridologia antica, moderna e contemporanea ( vedi per approfondimenti: Birello-Lo Rito”Iridologia- la salute degli occhi”, Xenia 2007)

• IRIDOLOGIA ANTICA
Antichissimi libri di scienza, opere di medicina indiana e cinese riportano le prime osservazioni note sull’occhio e sull’iride. L’interesse di questi studi era rivolto all’individuazione delle relazioni tra gli esseri umani, le cose della natura e il cosmo.
In antiche opere di MEDICINA INDIANA (AYURVEDICA), TIBETANA E CINESE – che risalgono al 2000 a.C. – sono presenti osservazioni sistematiche sull’occhio.
L’imperatore cinese Chen Lung propone la suddivisione dell’iride in cerchi concentrici. Tale impostazione sarà poi ripresa dalla moderna topografia anulare.
Nella CULTURA EGIZIA, l’occhio è per l’uomo ciò che il sole è nell’universo ( papiro di Ebers); nel mito e nel culto l’Occhio di Horus, figlio di Iside e Osiride, è uno dei motivi più frequenti e significativi
Nel I millenio a.C. gli ASTRONOMI MESOPOTAMICI vedevano nell’iride una rappresentazione della volta stellare e da essa studiavano il tema natale e la sua correlazione con i vari organi e apparati. Nel libro astrologico di Libra si legge: “Tutto ciò che succede nel cosmo si riflette nell’uomo. Tale riflesso ha luogo nell’intero organismo e l’iride è fatta per farcelo riconoscere.”
MEDICINA ELLENISTICA : basta ricordare Anassagora, Ippocrate ( libro Epidemie : “Tali sono gli occhi, tale è il corpo”), Aristotele ( nella “Scienza della Fisiognomica”, osserva i colori diversi delle macchie dell’iride).
CULTURA PALEOCRISTIANA( I SEC.) .I Vangeli: “Se il tuo occhio è sano(puro), anche il tuo corpo è tutto nella luce, ma se è malato, anche il tuo occhio è nelle tenebre ( Lc.11, 34). Così Matteo :“La lucerna del corpo è l’occhio.. ( Mt. 6, 22).
MEDICINA MONASTICA MEDIOEVALE: Ildegarda di Bingen ( 1098-1170), la celebre mistica tedesca ( “visionaria del Reno”), descrive cinque tipi di occhi: blu, rosso fuoco, misti, verdi, marroni.
“Le persone con gli occhi verdi sono instabili, spensierate e astute…” .Propone rimedi per i vari tipi di occhio: per gli occhi azzurri, sensibili all’aria, il farmaco universale, a base di semi, succo e bagni di finocchio.
Paracelso( 1493-1541): “ Considerate l’occhio e come il corpo ha impresso la sua anatomia in quest’organo e vi ha lasciato la sua impronta…”
G.Battista Della Porta (1535-1615) nella sua opera “Della fisiognomica dell’uomo”( 1586), in vari volumi, dedica un intero volume all’osservazione dei segni evidenti negli occhi.
Philippus Meyens (XVII sec.) “Quando si vuole sapere quale parte del corpo si trova in debolezza, bisogna dividere gli occhi in 4 parti..La prima parte in alto significa la testa…”
-da Phisiognomica medica-
Hyeronimus Bosch ( 1453-1516) nella tavola ad olio “ i sette peccati capitali e i 4 novissimi”, come nota l’iridologo dott. Sponzilli, struttura il tondo centrale come un’iride, col Cristo risorto e benedicente ( “Cristo pupilla suprema”).

• IRIDOLOGIA MODERNA
“Guida allo studio delle alterazioni dell’occhio”
E’ questo il titolo dell’opera del medico pratico IGNÀCZ VON PÈCZELY (1826-1911), stampata in 7 quaderni dalla tipografia reale ungherese a Budapest nel 1880.
La tradizione vuole che nel 1837 Ignatz Von Peczely, ancora bambino, catturasse nel giardino della sua casa in Ungheria un gufo che, cercando di liberarsi dalla mano che lo aveva catturato, finì col rompersi una zampa. Il giovane Von Peczely notò prontamente come, in seguito a questo infortunio, fosse apparsa una macchia nella parte inferiore dell’iride del gufo. 
Dopo alcuni anni Von Peczely ebbe modo di osservare un fenomeno analogo in un’iride umana e lo associò all’episodio del gufo: fu quindi in seguito a questo episodio che ebbe inizio l’iridologia moderna, di cui è considerato il “padre”.
Al di là della “leggenda”, è significativo notare l’attualità dei principi della sua ricerca, espressi nella Premessa generale ai 7 quaderni di ricerca da cui sono nati i successivi studi iridologici a livello europeo.
Anzitutto Peczely rassicura i lettori che il linguaggio e l’esposizione degli argomenti trattati saranno semplici ed elementari : anche il profano della scienza medica potrà leggerli senza difficoltà. 
Questa affermazione lo avvicina alla filosofia e metodologia di Edward Bach ( 1886-1936), il noto medico floriterapeuta che ebbe molto da fare per proporre il suo metodo anche a non medici, dichiarando e dimostrando a fatti che considerava un onore insegnare a chiunque come guarire se stesso. 
L’attualità della figura di Peczely è dimostrata anche dal pragmatismo della sua ricerca, condotta in accordo con le leggi della Natura , come sottolinea nella già citata Premessa:
“Presentiamo in quest’opera metodi elaborati non sulla base di singole osservazioni, bensì sui dati di numerose esperienze che trovano il loro fondamento nella Natura stessa , al fine di promuovere il benessere e attenuare le sofferenze…”

• IRIDOLOGIA CONTEMPORANEA
Nei primi anni ‘80 il dott. SIGFRIED RIZZI dava inizio a una serie di lezioni di iridologia che dovevano poi influenzare il movimento iridologico italiano fino ai giorni nostri .
“ L’iridologia” affermava durante la prima lezione” è una scienza giovane, nata circa 100 anni fa, tuttavia come tecnica diagnostica è la più importante ( oltre alla diagnosi clinica che non potrà mai essere sostituita) e si sta affermando come la migliore, la più rapida. Dall’occhio si riesce a vedere quasi istantaneamente da che cosa deriva il sintomo che la persona accusa…”
Ci fermiamo qui per ora! I nomi significativi della ricerca iridologica contemporanea sono numerosi e li prenderemo in considerazione di volta in volta, a seconda del tema trattato.

 

3. CHE COS’È UN ATTO MEDICO?

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments
Schematicamente possiamo pensare l’atto medico costituito da tre fasi:

I fase: acquisizione dei dati(ANAMNESI);
II fase: elaborazione dei dati e formulazione della DIAGNOSI;
III fase: PROGNOSI e prescrizione del COMPORTAMENTO TERAPEUTICO.
Questo schema è valido per tutte le medicine, ma le modalità di acquisizione dei dati, i
ragionamenti attuati per pervenire alla diagnosi, il tipo di diagnosi e conseguentemente il tipo di erapia prescritta sono differenti a seconda del sistema medico considerato.
Tutti i tipi di medicina traggono gli elementi diagnostici dal malato attraverso ‘interrogatorio, l’osservazione e l’esame del Paziente (in toto o di sue componenti: secreti,
sangue, urine, feci, eccetera); differisce però a seconda della medicina considerata ‘importanza attribuita alle varie tappe di acquisizione dei dati e differiscono grandemente la qualità e la quantità di informazioni che si riescono ad interpretare ed utilizzare per formulare la diagnosi e impostare la terapia.

MEDICINA “CONVENZIONALE” (O TRADIZIONALE OCCIDENTALE O”UFFICIALE” O “ACCADEMICA” O “ALLOPATICA”)

Il termine di Medicina “allopatica” riduce la medicina tradizionale occidentale alla prescrizione di sostanze, mentre essa è più vasta e complessa: prescrive sì farmaci “allopatici”, anche sostitutivi “omologhi” come insulina e ormoni, regole igieniche, e opera interventi chirurgici. Pertanto non parleremo di medicina “allopatica”, ma di medicina “convenzionale”, riferendoci alla medicina esercitata in quasi tutti i paesi industrializzati del mondo.
L’acquisizione dei dati necessari a formulare la diagnosi è un iter molto complesso e modulabile a seconda della richiesta. E’ fondato su tre elementi che vanno considerati in sequenza non invertibile:

1)L’ANAMNESI

riveste un ruolo fondamentale e serve a raccogliere più dati possibile sulla manifestazione di malattia. Attraverso l’anamnesi si cerca di studiareanche il “terreno” su cui si è inserita la malattia attuale, sondando i precedenti patologici di quel malato, i tratti della personalità e il vissuto, le abitudini di vita, i precedenti patologici familiari, la presenza di particolari fattori di rischio, l’ambiente domestico e lavorativo, eccetera.
Non c’è un limite all’elenco delle cose di cui informarsi nell’anamnesi: tutto può essere utile.
va però sottolineato che ‘anamnesi tradizionale è mirata ad evidenziare gli aspetti PATOLOGICI del vissuto del paziente, entre non si occupa minimamente (eccettuata la psichiatria) delle caratteristiche attribuibili alla naturale diversità tra gli individui (gusti personali, attrazione per certi colori, posizioni abituali in ui si dorme, fonti di piacere emotivo o di disagio, contenuto dei sogni o delle paure, ecc.). Anche il ritmo di comparsa o scomparsa dei sintomi, l’associazione con determinate ore del giorno o della otte o con particolari manifestazioni metereologiche/stagionali o con funzioni fisiologiche (cibo – sonno – mestruazioni – alvo) sono normalmente valutati in modo molto grossolano.

2)L’ESAME OBIETTIVO

è altrettanto fondamentale e ricco: mira a rendersi conto delle condizioni reali del paziente, valutando l’oggettività e gravità dei sintomi lamentati e tentando di capire il grado di compromissione dello stato di salute.L’esame obiettivo inizia già durante l’anamnesi con l’osservazione del paziente: l’aspetto generale, come è vestito (accurato, trasandato, con abiti di pesantezza adeguata al clima, ecc.), come parla, come sta seduto sulla sedia, come si muove, come gesticola.
Purtroppo anche per quello che riguarda l’esame obiettivo va detto che di rado è espletato interamente, e questo non solo per trascuratezza o fretta, ma anche per convenzioni di altro genere: si rispetta il senso del pudore del paziente e perciò non lo si fa spogliare completamente; la dentatura è di competenza odontoiatrica e perciò si delega il suo esame allo specialista; lo stesso vale in genere per la vista o per l’apparato urogenitale.

3)ULTERIORI INDAGINI

le possibilità che la medicina convenzionale offre per integrare e completare i dati ricavati dall’anamnesi e dall’esameobiettivo (test funzionali, laboratorio, microscopia, microbiologia, radiodiagnostica, ltrasonografia, endoscopia, chirurgia esplorativa, anatomia patologica, eccetera) sono enormi e consentono quasi sempre di pervenire ad una diagnosi precisa a patto che la malattia abbia elementi oggettivabili.

Infatti, benché in alcuni casi la negatività dell’esame obiettivo e delle ndagini sia proprio l’elemento diagnostico richiesto, in genere di fronte a situazioni tutte soggettive” (in cui l’anamnesi da sola suggerisce l’esistenza di un disturbo che poi non si riesce ad oggettivare in alcun modo né con l’esame obiettivo né con altri sistemi di indagine) si è portati a oncludere – forse erroneamente – che “non vi è alcuna malattia vera e propria”. Anche questa discordanza tra ciò che il malato prova e ciò che si riesce a diagnosticare e quindi a curare è alla ase della ricerca di risposte nelle medicine non convenzionali.
Va invece sottolineato che questa terza tappa dell’acquisizione dei dati è in buona parte peculiare della nostra medicina, non ritrovandosi nelle altre. Le possibilità diagnostiche della medicina convenzionale sono quindi infinitamente superiori a quelle di tutte le medicine non convenzionali,anche se logicamente l’avere più dati e perciò sapere di più non significa necessariamente capire di più.

MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

La medicina tradizionale cinese è un sistema diagnostico-terapeutico e di prevenzione molto complesso, che richiede molti anni di applicazione e studio per essere compreso e appreso e per poter quindi essere giudicato .
La visione cinese, che è quella taoista-confuciana, è una visione dinamica. La materia è condensazione di energia e può dissolversi liberando la sua energia potenziale, dato che l’energia e la materia sono continuamente in movimento e continuamente trapassano l’una dell’altra: non vi è mai materia senza alcuna energia, né energia senza alcuna materia e il grado di energia come quello di materia non sono mai stabili. Energia e materia sono inversamente proporzionali tra di loro:maggiore è l’energia e minore la materia e viceversa. La materia più pesante, meno dinamica, più fredda, più profonda, più “terrestre”, a minore contenuto di energia è chiamata YIN, quella meno materiale, più dinamica, più calda, più superficiale, più “celeste”, più ricca di nergia è chiamata YANG.
L’universo è costituito da cinque elementi, generati all’inizio dal Cielo o dalla Terra in cicli successivi: legno, fuoco, terra, metallo, acqua. Nella natura questi elementi si generano e si controllano l’un l’altro.
Anche la visione cinese dell’uomo è “cosmica” ed energetica. L’uomo è collocato tra cielo e terra, tra energia e materia e riassume in sé stesso tutte le caratteristiche del cielo e della terra, del finito e dell’infinito, del materiale e dell’immateriale. E’ in continua comunicazione con le energie cosmiche, stagionali, climatiche e alimentari che penetrano in lui dall’esterno e queste devono ssere in equilibrio con quelle interne.

Nella pratica l’uomo è rappresentato come energia condensata in sei strati (per dare un’immagine: “a cipolla”), attraversato dai meridiani che sono canali dove scorre l’energia raccolta da ciascun organo o viscere e distribuita al resto del corpo.
Nella pratica l’uomo è rappresentato come energia condensata in sei strati (per dare un’immagine: “a cipolla”), attraversato dai meridiani che sono canali dove scorre l’energia raccolta da ciascun organo o viscere e distribuita al resto del corpo.
Si considerano 12 meridiani che hanno punti propri sui quali si può agire per intervenire sui corrispondenti organi e visceri interni e 8 meridiani che conservano e trasportano energia ancestrale vengono utilizzati per patologie particolari. Si riconoscono cinque organi, a ciascuno dei quali è ccoppiato funzionalmente un viscere.
L’organo con il viscere corrispondente costituisce una loggia energetica”

(fegato-vescica biliare = loggia Legno;

cuore-intestino tenue = loggia Fuoco;
milza/pancreas-stomaco = loggia Terra;

polmone-intestino crasso = loggia Metallo;

rene-vescica urinaria = loggia Acqua).
Poi vi sono dei “visceri curiosi” (cervello, midollo, utero, ossa).
Ogni loggia energetica dà una peculiare informazione all’energia generale dell’organismo (Qi) e al sangue (Xué), caratterizza un aspetto particolare dell’attività psichica e di relazione del soggetto, governa un particolare organo di senso e presiede ad una facoltà intellettiva e sentimentale del soggetto.
Inoltre ciascun sapore e ciascun clima hanno interferenze preferenziali (sia positive che negative) con una loggia energetica piuttosto che con altre.
Anche la natura dei cibi (calda, fredda, neutra) può nutrire o deprimere le attività di ciascuna loggia.
L’energia e il sangue circolano incessantemente nell’organismo secondo ritmi e percorsi precisi: ogni loggia ha nell’arco della giornata un’ora di massima pienezza dell’energia e un’ora di minimo nergetico e l’energia passa da un organo/viscere all’altro secondo ritmi precisi, per cui l’orario di insorgenza di un disturbo può aiutare a capire lo squilibrio di quale organo sia la causa della malattia.
I cinesi avevano ottime conoscenze di anatomia poiché utilizzavano la dissezione anatomica a fini di studio già 2500 anni fa. Tuttavia l’esame di “pezzi privi di vita” aiuta poco a comprendere la fisiologia dell’organismo e questo spiega perché nel complesso il sistema anatomo-fisiologico della
medicina cinese sia così distante dalla medicina occidentale. La diagnosi viene formulata attraverso otto regole diagnostiche”:
1. lo squilibrio viene dall’esterno (è esogeno)?
2. lo squilibrio viene dall’interno (è endogeno)?
3. si tratta di uno squilibrio Yang?
4. si tratta di uno squilibrio Yin?
5. è uno squilibrio da calore? Vero o falso?
6. è uno squilibrio da freddo? Vero o falso?
7. è uno squilibrio da pieno?
8. è uno squilibrio da vuoto?
Si riconoscono come cause di squilibrio e quindi di malattia i seguenti fattori:
· energie perverse esterne (caldo, freddo, vento, secchezza, umidità )
· errori alimentari (eccesso o carenza quantitativi, natura sbagliata, sapore sbagliato o
eccessivo o carente)
· errori comportamentali (eccessi di movimento, di sonno, di sesso; sedentarietà , carenza di sesso, di sonno, alterazione dei ritmi circadiani, eccetera)
· squilibri interni o endogeni (emotivi, psichici, stress)
Data una qualsiasi noxa (agente patogeno) la malattia è determinata dalla incapacità di reazione ad essa dell’organismo.

L’ANAMNESI

si informa delle caratteristiche della malattia esattamente come la medicina occidentale, in modo pignolo; in più si informa dell’orario di comparsa o scomparsa dei sintomi, delle caratteristiche psichiche, dei gusti preferiti o insopportabili (agro, amaro, dolce, piccante, salato), dei colori da cui si è attratti, della stagione in cui si sta bene e di quella in cui si sta peggio, del clima preferito e di quello che si teme, della natura dei cibi che si assumono (calda, fredda, neutra), della posizione in cui si dorme, dell’atteggiamento che si aveva prima di ammalarsi e su come si è modificato con la malattia (desiderio di luce/ombra, di uscire all’aperto o di stare al chiuso, di parlare o fastidio a farlo, tendenza a rimuginare o incubi o tristezza o irritabilità o insofferenza o ilarità eccessiva, eccetera).

Per esempio di fronte a un dolore è fondamentale sapere, oltre alle caratteristiche del dolore stesso che qualsiasi paziente è portato a riferire (acuto, sordo, gravativo, martellante, bruciante, eccetera) se è accompagnato da senso di calore o di freddo nella zona dolente, se la compressione arreca iovamento o peggioramento, se si va a cercare il fresco o al contrario si copre la parte dolente con pezze calde, se migliora con il movimento o con il riposo: infatti il dolore da pienezza peggiora con la compressione, mentre quello da vuoto migliora, così come il dolore da calore cerca il fresco e quello da vento-umidità -freddo cerca il calore. E così via.
Tutte le domande servono ad individuare:
· la possibile causa,
· lo squilibrio provocato dalla noxa,
· il livello energetico coinvolto,
· la loggia più colpita,
· l’organo o viscere più alterato,
· le funzioni più compromesse,
· la reazione generale dell’organismo all’insulto (prognosi).

 

L’ESAME OBIETTIVO

serve per pervenire alla diagnosi, dato che l’anamnesi da sola èinsufficiente. L’esecuzione dell’esame obiettivo nella medicina tradizionale cinese è in buona parte peculiare.
Schematicamente esso consiste nelle seguenti fasi:
1. ispezione: si valuta la “facies” del paziente cercando di dedurre dall’aspetto fisico, dalla ostura, dall’incarnato, dalla distribuzione dei peli, dalla robustezza delle unghie, dalla resenza e localizzazione di eventuali lesioni cutanee, dal modo di muoversi, di guardare, di parlare quali siano le energie prevalenti nel soggetto in esame. Peculiari e assai importanti sono l’esame dell’occhio, dell’orecchio e ancora di più l’esame della lingua. Infatti in questi organi si riconoscono proiezioni somatotopiche che permettono di localizzare l’origine dei disturbi. In particolare della lingua si apprezzano la consistenza, il colore, il grado di umidità , la quantità e le caratteristiche dell’induito (o patina), la mobilità , ‘eventuale presenza di asimmetrie, impronte dentali, lesioni, tremolii, rigidità : esistono
capitoli interi, nei trattati, dedicati all’esame e all’interpretazione dei reperti della lingua.
Palpazione: questa fase è in parte comune alla palpazione della medicina occidentale
(palpazione della cute, delle masse muscolari, degli organi ipocondriaci e dei visceri addominali, palpazione e percussione del torace). Del tutto peculiare è invece la palpazione dei punti dei eridiani (si cercano pastosità o alterazioni di consistenza del sottocutaneo, dolorabilità alla palpazione dei punti, ecc.) e soprattutto la palpazione dei polsi.
La pulsologia è un settore molto complesso e difficile da apprendere, di cui esistono ampi trattati e scuole pluriennali. Un detto cinese dice che “l’allievo impara a diagnosticare attraverso i polsi quando il maestro muore” vale a dire dopo molti decenni di pratica.
In poche parole: a livello dell’arteria radiale vi sono tre punti (chiamati polso pollice o distale, polso barriera o intermedio e polso piede o prossimale) a livello dei quali sono apprezzabili i “soffi” di organi e visceri.
Ad ogni polso corrisponde una loggia energetica di cui si apprezzano il viscere-Yang in superficie e l’organo- Yin in profondità (quindi 12 polsi su tre punti di palpazione a destra e tre a sinistra: cinque logge più una “superloggia” = 6 logge, su ciascun punto un organo in superficie e un viscere in profondità ).
Dall’esame dei polsi è possibile ricavare una quantità inimmaginabile di informazioni sullo stato di salute del malato e rispondere alle otto regole diagnostiche.
Questa fase è la più difficile e affascinante delle quattro. Secondo la medicina cinese, lo stato dello yin e dello yang, il loro movimento l’uno verso l’altro e viceversa e l’energia di tutti i principali organi sono valutabili dall’esame dei polsi.
L’arteria radiale, quella sulla quale il medico occidentale misura pressione e frequenza
cardiaca, viene suddivisa, sia sul polso destro che su quello sinistro, in tre zone: la prima è
detta “pollice”, la seconda “barriera” e la terza “piede”.
Ogni zona corrisponde a due organi, a seconda che il polso sia palpato
superficialmente o profondamente.
(TRATTO DA: Le metodologie diagnostiche:La Medicina Occidentale / La MTC / Lo Shiatsu-Xin Shu Associazione Culturale )

 

5. IRIDE DESTRA, IRIDE SINISTRA

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

E’ noto che il cervello umano si divide in due emisferi, collegati dal cosiddetto “corpo calloso”.Entrambe le metà cerebrali si differenziano chiaramente nel loro campo di funzione e prestazione enelle loro rispettive competenze.L’emisfero sinistro potrebbe essere definito “emisfero verbale”, perché è responsabile della logicae della struttura della lingua, della lettura e della scrittura. Esso suddivide analiticamente e razionalmentetutti gli stimoli, inoltre anche la sensazione del tempo è localizzata nell’emisfero sinistro.Nella parte destra del cervello troviamo tutte le capacità di captare nella loro globalità rapporti complessi, modelli e strutture , di risalire al tutto sulla base di una piccola parte ( pars pro toto), di ordinare concetti superiori e astrazioni.

Nella metà destra troviamo semplicemente forme espressive arcaiche che più di una sintassi formano suonie associazioni.Sia la lirica, sia il linguaggio degli schizofrenici ci danno una buona idea del linguaggio dell’emisfero destro.Qui è localizzato anche il pensiero analogico e il rapporto coi simboli.La metà destra è responsabile degli aspetti figurativi e onirici dell’anima e non dipende dal concetto di tempo dell’emisfero sinistro. Tutti quei contenuti della coscienza che tanto facilmente vengono sminuiti e definiti irrazionali, irragionevoli, occulti sono semplicemente la capacità di polo opposto dell’uomo di considerareil mondo..
A seconda dell’attività che una persona svolge, è dominante una o l’altra delle due parti del cervello.Il pensiero logico, il leggere, lo scrivere, il far di conto richiedono il predominio dell’emisfero sinistro,mentre ascoltare, immaginare e meditare sviluppano maggiormente l’emisfero destro.L’uomo sano dispone sempre anche delle informazioni dell’emisfero non dominante, in quanto ilcorpo calloso provvede ad un costante scambio di informazioni.Si può inoltre notare come la Natura valuta molto di più le prestazioni dell’emisfero destro.Ad esempio, in una situazione di pericolo, si passa automaticamente dal dominio della metà sinistraa quello della parte destra, in quanto una situazione pericolosa non può essere fronteggiata adeguatamenteda un procedimento analitico. Col dominio dell’emisfero destro, grazie alla capacità di captare globalmentela situazione, viene offerta l a possibilità di captare globalmente la situazione e di agire in modo tranquilloe adatto al momento.
La specializzazione polare dei 2 emisferi coincide perfettamente con antichissime dottrine esoteriche ‘polari’.
Nel taoismo i due principi primi furono chiamati Yang e Yin: in essi si suddivide l’unità del Tao.

Lo Yang rappresenta il principio maschile, solare, attivo, positivo, la coscienza diurna.Lo Yin rappresenta il principio femminile, lunare, ricettivo, l’inconscio.Queste polarità classiche si possono trasferire facilmente anche alla conformazione del cervello: l’emisfero sinistro è Yang e innerva la parte destra del corpo, quello destro è Yin e innerva la parte sinistra.Le mani, i piedi, gli occhi e le orecchie sono collegate con le metà cerebrali opposte.

MISFERO SINISTRO
(logica, linguaggio, suddivisione del mondo

circostante, pensiero lineare, analisi).
PARTE DESTRA DEL CORPO
YANG
Padre
Mano destra
Piede destro
Orecchio destro
Orecchio sinistro

__________________________________

EMISFERO DESTRO
(percezione della forma e della globalità, sensazione dello spazio, linguaggio arcaico,

musica, percezione olfattiva, pensiero analogico, simbolismo, mancanza di tempo, olistica, valori logici, intuizione)

PARTE SINISTRA DEL CORPO
YIN

Madre

Mano sinistra
Piede sinistro
Orecchio sinistro
Occhio sinistro

Tale “passaggio incrociato” trova spiegazione nella direzione dei movimenti energetici:
* l’energia Yin(la Terra nella concezione cinese dei 5 Movimenti) e si dirige dal basso verso l’alto, dalla profondità verso la superficie, da destra verso sinistra; * l’energia Yang (il Cielo nella concezione Cinese dei 5 Movimenti) si dirige dall’alto verso il basso, dalla superficie verso la profondità , da sinistra verso destra. * Se consideriamo in un’ottica temporale (e non solo spaziale)il movimento di queste energie, possiamo immaginare che l’energia Yin è quella che custodisce il passato (rimasto impresso nel nostro subconscio-il profondo-) e che lo riimpasta col presente, molto spesso creando un appesantimento dell’energia “volatile” Yang e ponendole dei “freni”.All’opposto, il movimento Yang, proiezione del futuro e del presente (progettazione e azione) attinge allo Yin per ridimensionarsi e ristabilire uno stato di equilibrio.

In termini diversi, ritroviamo  le stesse osservazioni anche nella psicoanalisi ociidentale, in particolare in C.G. Jung.

La teoria analitica di Carl Gustav Jung

La causa maggiore della rottura tra Jung e Freud fu il rifiuto da parte di Jung del “pansessualismo freudiano” ossia il rifiuto della concezione per cui al centro del omportamento psichico degli esseri viventi vi è l’istinto sessuale.
Nella concezione junghiana dell’uomo il tratto caratteristico più importante è la combinazione della “casualità” con la “teleologia”. Il comportamento dell’uomo non è condizionato soltanto dalla sua storia individuale e di membro della razza umana (casualità), ma anche dai suoi fini e dalle sue aspirazioni (teleologia). Sia il passato come realtà, sia il futuro come potenzialità, guidano il nostro comportamento presente.
Jung sostiene che entrambi le posizioni sono necessarie in psicologia per giungere a capire perfettamente la personalità. Il presente, infatti, è determinato non solo dal passato (causalità), ma anche dal futuro (teleologia). Un atteggiamento puramente causale porta l’uomo alla disperazione perché lo rende prigioniero del passato. L’atteggiamento finalistico, invece, dà all’uomo un senso di speranza e uno scopo per cui vivere.
La concezione junghiana della personalità considera la direzione futura dell’individuo e nello stesso tempo è retrospettiva, nel senso che si rifà al passato. Jung vede nella personalità dell’individuo il prodotto e la sintesi della sua storia ancestrale. Egli pone l’accento sulle origini razziali dell’uomo.
L’uomo nasce già con molte predisposizioni trasmesse dai suoi antenati e queste lo guidano nella sua condotta. Quindi esiste una personalità collettiva e razzialmente preformata che è modificata ed elaborata dalle esperienze che riceve.

La struttura della personalità

La personalità consta di un certo numero di istanze e sistemi separati ma interagenti. I principali sono: l’ Io, l’Inconscio Personale e i suoi Complessi, l’Inconscio Collettivo e i suoi Archetipi, la Persona, l’Animus e l’Anima, l’Ombra.

IO è la mente cosciente .INCONSCIO PERSONALE è formato dalle esperienze che sono state rimosse, represse, dimenticate o ignorate, e da quelle troppo deboli per lasciare una traccia cosciente nella persona. Complessi: il complesso indica un contesto psichico attivo i cui elementi molteplici (sentimenti, pensieri, percezioni, ricordi) sono unificati dalla comune tonalità affettiva. Un esempio è il complesso materno.

INCONSCIO COLLETTIVO appare come il deposito di tracce latenti provenienti dal passato ancestrale dell’uomo ed è il residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell’uomo, accumulatosi in seguito alle ripetute esperienze di innumerevoli generazioni. Così, dal momento che gli esseri umani hanno sempre avuto una madre, ogni bambino nasce con la predisposizione a percepirla e a reagire ad essa. Tutto ciò che si impara dall’esperienza personale, è sostanzialmente influenzato dall’inconscio collettivo che esercita un’azione diretta sul comportamento dell’individuo sin dall’inizio della vita.

ARCHETIPI: un archetipo è una forma universale del pensiero dotato di contenuto affettivo. Tale forma di pensiero crea immagini o visioni che corrispondono, nel normale
stato di veglia, ad alcuni aspetti della vita cosciente. Il bambino eredita una concezione preformata di una madre generica, che in parte determina la percezione che egli avrà dalla propria madre. In tal modo l’esperienza del bambino è la risultante di una predisposizione interna a percepire ilmondo in un determinato modo e dell’effettiva natura di tale realtà. Vi è di regola corrispondenza tra le due determinanti, poiché l’archetipo stesso è un prodotto delle esperienze del mondo compiute dalla razza umana, e tali esperienze sono in gran parte simili a quelle di ogni individuo.

PERSONA la persona è una maschera che l’individuo porta per rispondere alle esigenze delle convenzioni sociali. È la funzione assegnatagli dalla società, cioè il compito che essa attende da lui. Questa maschera spesso nasconde la vera natura dell’individuo. La persona è la personalità pubblica, quegli aspetti che si mostrano al mondo o che l’opinione pubblica attribuisce all’individuo, in opposizione alla personalità privata che esiste dietro alla facciata sociale.

ANIMA E ANIMUS l’archetipo femminile nell’uomo è detto anima, quello maschile nella donna animus.  OMBRA è costituito dagli istinti animali ereditati dall’uomo nella sua evoluzione. Di conseguenza l’ombra simboleggia il lato animale della natura umana.

Nella teoria della personalità di Jung occupa un posto centrale il Sé (“Selbst”) che è il punto centrale della personalità, intorno a cui si raggruppano tutti gli altri sistemi, esso li mantiene uniti e dà alla personalità l’equilibrio, la stabilità e l’unità. Il Sé è lo scopo della vita, un fine per cui l’uomo lotta costantemente ma che di rado riesce a raggiungere.

Jung concepiva la personalità o psiche come un sistema dotato di energia e parzialmente chiuso, perché a esso si deve aggiungere l’energia proveniente da fonti esterne, per esempio dal mangiare. Per spiegare la dinamica della personalità, Jung ricorre, come Freud, al concetto della libido, ma mentre per Freud la libido è un concetto collettivo delle tendenze sessuali dell’uomo, per Jung il termine libido è sinonimo di energia psichica e a seconda che la libido sia diretta preminentemente verso l’interno o verso l’esterno, Jung distingue tra introversione ed estroversione.  L’atteggiamento introverso tende ad orientare la sua energia psichica verso il mondo interiore
(pensieri ed emozioni) mentre l’atteggiamento estroverso orienta la sua energia verso il mondo esteriore (fatti e persone). Ambedue questi opposti atteggiamenti sono presenti nella personalità, ma di regola uno di essi è dominante e cosciente, mentre l’altro è subordinato e inconscio. Il “principio di entropia” afferma che la distribuzione di energia nella psiche tende a un equilibrio o armonia. Fra due valori di diversa forza, l’energia tenderà a passare dal più forte al più debole fino a raggiungere uno stato di equilibrio . Tutta l’energia psichica di cui la personalità dispone viene utilizzata per due fini generali.

Una parte è spesa nell’esecuzione del lavoro necessario al mantenimento della vita e alla propagazione della specie: queste sono funzioni istintive. L’energia eccedente quella utilizzata dagli istinti può essere impiegata in attività culturali e spirituali.In particolare: L’Animus è la parte che fa affrontare il mondo e modula i rapporti con l’esterno, col lavoro e congli altri: Possiede una componente di aggressività, determinante per gli aspetti di confronto con l’ambiente(deve conquistare terreno e difendersi dagli attacchi).

L’Anima è deputata al rapporto affettivo con le persone vicine, con l’ambiente, col lavoro stesso . affronta la vita con più elasticità, capacità di adattamento, ma può essere pericolosa se sfocia in indebolimento del proprio essere nel mondo, vale a dire dell’autovalutazione, attivando meccanismi di autodistruzione del soggetto. E’ quindi pericolosa anche per il mantenimento della specie .

Queste considerazioni hanno lo scopo di intrdurrenell’analisi iridologica il significato della lateralità dei segni.

-Una teoria considera l’iride destra in rapporto alla madre e l’iride sinistra in rapporto al padre.

-Una seconda teoria considera l’iride destra in rapporto al genitore dello stesso sesso e l’iride sinistra in rapporto al genitore di sesso opposto

Pertanto nella donna si manifesta a destra la compnente Anima, a sinistra gli aspetti Animus.Nel maschio a destra la componente Animus, a sinistra la componente Anima.

Si può trovare una diversa lateralizzazione se i genitori non hanno assunto il loro ruolo ( madre rigida , padre debole) o in caso di mancinismo.Essendo la componente Animus nella donna e quella Animus nell’uomo di tipo inconscio, è importante lo studio dell’iride sinistra per informazioni che il soggetto non è in grado di fornirci spontaneamente, in quanto inconscie.
Per Jung lo sviluppo può svolgersi in senso progressivo o regressivo. Per progressione JUNG intende un soddisfacente adattamento dell’ IO alle richieste dell’ambiente esterno e ai bisogni dell’inconscio. Se un evento frustrante interrompe il movimento progressivo, la libido non potrà più essere investita in valori orientati verso il mondo o estroversi, di conseguenza regredirà verso l’inconscio legandosi a valori introversi. Tuttavia Jung ritiene che uno spostamento in senso regressivo non debba avere cessariamente effetti negativi permanenti: esso infatti può aiutare l’Io a trovare il modo di aggirare l’ostacolo e riprendere il suo cammino.
Il fine ultimo dello sviluppo è rappresentato dall’autorealizzazione. Per raggiungere tale scopo è necessario che le diverse istanze della personalità si differenzino ed evolvano completamente. Una personalità sana ed integra si otterrà solo consentendo a ogni istanza di raggiungere il più alto grado di differenziazione e di sviluppo. Il processo attraverso il quale si raggiunge tale stato è detto processo di individuazione. La “funzione trascendente” è in grado di conciliare gli indirizzi opposti dei diversi sistemi e di operare per il raggiungimento del fine ideale della totalità perfetta. L’energia psichica può essere spostata, cioè trasferita da un processo di un dato sistema ad un
altro processo dello stesso o di un sistema diverso. La “sublimazione” è lo spostamento dell’energia dai processi primitivi, istintivi e meno differenziati, a processi altamente spirituali , culturali e maggiormente differenziati.

“ Come la Persona è l’immagine di sé che il soggetto presenta al mondo, e che dal mondo viene vista, così l’Anima è l’immagine del soggetto nella sua relazione con l’inconscio collettivo. Si potrebbe anche dire: l’Anima è la faccia del soggetto così come viene vista dall’inconscio collettivo. Se l’Io adotta il punto di vista dell’Anima, l’adattamento alla realtà è gravemente compromesso. […] Se analizziamo il loro contenuto, troviamo innumerevoli associazioni arcaiche e storiche. Essi [Anima e Animus] evidentemente vivono e funzionano in particolare in quel substrato filogenetico che ho chiamato inconscio collettivo. Essi portano nella nostra effimera coscienza una vita psichica ignota appartenente a un remoto passato. E’ la mente dei nostri sconosciuti antenati. […] Tutto quello che l’Anima tocca, diventa numinoso, cioè incondizionato, pericoloso, soggetto a tabù, magico. […]  L’Anima è bipolare e può quindi apparire ora positiva ora negativa, ora giovane ora vecchia, ora madre ora fanciulla, ora fata ora strega, ora santa ora prostituta. “(Carl Gustav Jung, The Collected Works. Kesswil (Svizzera) 1875 – Kusnacht 1961)


* Partendo da questi presupposti, è più semplice capire comel’iridologo nelle sue diagnosi può aiutarsi – per visualizzare un conflitto, o un cambiamento /sviluppo della personalità della persona che si sottopone all’esame /confrontando l’iride destra con l’iride sinistra.
L’iridologo può ricevere importanti informazioni sull’equilibrio tra “superconscio” e “subconscio” nel paziente analizzato.L’iride destra rivela la coscienza diurna, le caratteristiche nell’azione e nel quotidiano; è l’iride dell’ “attualità “. L’iride sinistra evidenzia gli aspetti della personalità legati al passato e all’aspetto “notturno” (ad esempio conflitti dell’infanzia o con la famiglia d’origine).*Per approfondire le teorie sopra esposte consiglio la lettura di “Malattia e destino”. Autore del libro è Thorwald Dethlefsen, psicologo e psicoterapeuta tedesco. Dirige a Monaco l’ Istituto privato di psicologia straordinaria, nel quale mette in atto le sue particolari terapie basate sulla reincarnazione e la psicologia esoterica.

6. LE PUPILLE

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

CSecondo S.Isidoro di Siviglia ( 560-636) le pupille si chiamano così per il fatto che chi guarda da molto vicino gli occhi, vede la propria immagine riflessa entro il contorno delle pupille, così piccola ed irriconoscibile da sembrare l’immagine di un “pupo”, un bambinetto.
La pupilla si mostra come il luogo (o il non-luogo, essendo a rigore solo una assenza, una mancanza di sostanza) dove la distinzione tra l’io e l’altro si confondo in un gioco di rimandi: vedo te nell’immagine che hai di me
Nella pupilla, quindi, vero occhio nell’occhio, potremo leggere i rapporti tra l’interno e l’esterno,la tendenza all’introiezione e alla proiezione.
E’ necessaria, anzitutto, una breve introduzione sulle caratteristiche morfologiche della pupilla.
L’iride è provvista di una apertura centrale, la pupilla, che permette e regola il passaggio dei raggi luminosi.
La pupilla ha un diametro medio di 3-4 mm., che può raggiungere circa 6 mm. quando si dilata.
E’ di maggiori dimensioni nei bambini e nelle donne, di diametro inferiore negli anziani.
Normalmente le pupille sono rotonde, simmetriche, poste in posizione centrale e coordinate nei movimenti.
Talvolta appare leggermente spostata verso il basso .
I movimenti pupillari sono movimenti riflessi, involontari, determinati dai muscoli lisci interni dell’occhio (muscolo sfintere, innervato dal parasimpatico e muscolo dilatatore innervato dal simpatico).
La dilatazione della pupilla prende il nome dimidriasi; il restringimento è detto miosi.
La midriasi è determinata dal buio o dall’accomodazione per la visione da lontano .
Farmaci che la favoriscono sono quelli che determinano la vasodilatazione, come la cocaina
.Anche la produzione di adrenalina , stimolando le terminazioni del simpatico,provoca dilatazione della pupilla.
La miosi (restringimento) può essere determinata da un maggior afflusso della luce, dalla accomodazione dell’occhio alla visione da vicino e infine da farmaci
che contrastano il simpatico (acetilcolina, morfina) , dall’abuso di alcool ; si nota nei momenti di sonnolenza, e, come già detto, tendenzialmente negli anziani e nei vagotonici .
Talvolta le due pupille possono avere diametro diverso (anisocoria),

DEFORMAZIONI PUPILLARI

Le deformazioni pupillari fanno parte dei segni dinamici, cioè in grado di modificarsi nel tempo. Sono determinate dal gioco di forze, contrapposte, del muscolo sfintere, concentrico alla pupilla, innervato dal sistema parasimpatico ed il muscolo dilatatore, radiale, innervato dal sistema simpatico. Quando le due tensioni determinate dai muscoli in tutti i settori, sono uguali, la pupilla è rotonda, quando in determinati punti prevale una delle due componenti muscolari, la pupilla si deforma. Le deformazioni sono dunque il frutto dell’antagonismo dei due muscoli e quindi potremmo vedere, nel momento in cui si risolve la situazione, una modificazione.Le deformazioni pupillari devono pertanto, in una prima analisi, essere messe in rapporto alla colonna vertebrale. Sappiamo dall’iridologia fisica che a livello del bordo pupillare esterno si proietta, secondo gli insegnamenti del Dott. Siegfried Rizzi, il rachide vertebrale con le vertebre cervicali in settore temporale e nasale superiore, le vertebre dorsali nel settore temporale e nasale, le vertebre lombari in regione temporale e nasale inferiore ed il sacro-coccige alle ore 6. Inoltre qualora esistano alterazioni concomitanti in un settore dell’iride, ci indicano possibili organi che potrebbero diventare patologici.

DEFORMAZIONI PUPILLARI SEMPLICI

Deformazione nella parte frontale superiore della pupilla (rapporto col Super Ego) Alterazione vertebrale C1-C2PsicosiNevrosiDepressioneIncubiDisturbo della capacità di giudizio/eccesso del Super Ego: “Vorrei ma non posso”.

Deformazioni del settore nasale superiore
Alterazione vertebrale C2-C7….Turbe psichicheDisturbi visivi Mania di persecuzione SinusiteLaringite faringite Difficoltà di concentrazione/ insegnamentodi tipo religioso forte e impositivo.
Deformazioni del settore temporale superiore
Alterazione vertebrale C2-C7Labirintosi Sindrome vertiginosa Acufeni Epilessia Disturbi uditivi/eccessiva severità dei genitoriche influenza il comportamento per tutta la vita: “Giusto o sbagliato?”
Deformazioni del settore nasale ( rapporto con se stessi)
Alterazione vertebrale D1-D7Patologia polmonare (iride destra)Patologia mediastinica Difficoltà respiratorie  Dispnea Asma Tendenza al collasso/Ego in conflitto, complessi di inferiorità, insoddisfazione.
Deformazioni del settore temporale (rapporto con l’ambiente)

Alterazione vertebrale D1-D7Difficoltà respiratorie Asma Dispnea Patologia polmonare Patologia cardiaca Nevralgia intercostale Noduli tiroidei / contrasto OS: tra quello che la persona vuole e il rifiuto da parte dell’ambiente

Deformazioni del settore ventrale (rapporto con l’ES)
Alterazione vertebrale L3-coccigeDisturbi motori agli arti inferioriDisturbi vasomotori agli arti inferioriGonalgia (dolori alle ginocchia)Coxalgia (dolori all’anca)Patologia renalePatologia ginecologica (prolasso dell’utero)Prolasso vescicale Prolasso anale Blocco dele pulsioni (ES). Favorire danza, musica, pittura…
Deformazioni del settore temporale inferiore
Alterazione vertebrale D8-L3Disturbi nevralgici agli arti inferiori Disturbi vasomotori agli arti inferiori Diabete Patologia pancreatica Patologia splenica Patologia epatica e biliare / difficoltà a provare piacere. Recuperare i propri hobbies, mettere in opera qualche progetto infantile.
Deformazioni del settore nasale inferiore
Alterazione vertebrale D8-L3Patologia ginecologica Patologia vescicale Irritazione del plesso lombare Irritazione del plesso sacrale. Stanchezza. E’ necessario frequentare ambiente marino o montano, vivere in mezzo alla natura.

DEFORMAZIONI PUPILLARI COMPLESSE

Quando si manifestano contemporaneamente più forze, la pupilla si deforma in forma complessa. Dobbiamo immaginare la pupilla come un cerchio deformabile, al quale vengono applicati dei vettori di forza in diversi punti della circonferenza : ne possono derivare delle forme particolari, ad ovale, ad ellisse, triangolari, quadrangolari ect.Prendiamo ora in considerazione le forme più frequentemente osservabili nella pratica iridologica.

Ellisse orizzontale

Depressione Alterazione motoria delle arti inferiori Disfunzione cardio-respiratoria Asma Tachicardia Debolezza renale (coliche, ptosi, abbassamento renale)/contrapposizione tra ES e SUPER EGO. Essere religiosi per imposizione, non per vocazione.

Ellisse verticale
Incidente vascolare centrale Ictus cerebrale Emiplegia Disfunzione della tiroide/ Contrapposizione Ego-OSPersona con idee riformatrici inserita in ambiente rigido a livello lavorativo, genitore-figlio, rapporto di coppia.

 

 

 

 

Ellisse ad asse maggiore divergente in bassoStanchezza muscolare arti inferiori Stanchezza e pesantezza agli arti inferiori Lombalgia/L’energia ambientale interferisce con l’energia “cosmica” di ricarica della psiche.
 

 

 

Ellisse ad asse maggiore divergente in alto
Rischio circolatorio cerebrale Ansietà Predisposizione a difficoltà respiratorie/il piacere sessuale considerato come peccato e forti tensioni

 

In sintesi, quando si presentano irregolarità nel contorno ( ovalizzazioni o appiattimenti), o ancora spostamento dalla posizione centrale (fughe pupillari),
si possono supporre alterazioni vascolari,rischio di ictus e paralisi secondaria, stress.
La pupilla perfettamente circolare è segno di equilibrio; le ovalizzazioni (genericamente) indicano una tensione ideale, ambizione e forte impegno.
Il bordo della pupilla può apparire appiattito in uno o più settori della circonferenza. Indicano un generico squilibrio, disarmonia, stress, difficoltà nei rapporti interpersonali, rancore.
Le fughe (spostamenti) della pupilla indicano compromissioni organiche a livello degli organi che si trovano nel settore opposto alla fuga (topograficamente).La pupilla non occupa una posizione perfettamente centrale, un leggero spostamento può essere considerato normale.A livello psicologico sono ricollegabili all’autismo o alla sfera sessuale e quindi vanno presi in considerazione con molta cautela e- come già ho anticipato nella premessa- nell’ambito generale della morfologia dell’iride.
Il colore della pupilla è nero. Se è grigiastro o biancastro siamo in presenza di una cataratta; se verdastro , probabilmente di un glaucoma.
Talvolta all’interno della pupilla appaiono filamenti e corpuscoli vari: potrebbero evidenziare problemi alla tiroide o renali.

CORPUSCOLI

Talvolta fibre connesse alla siepe scavalcano la pupilla come un ponte: alcune scuola li associano a tendenza al tubercolinismo, in ogni caso indicano predisposizione a problematiche delle vie respiratorie.
FIBRA SU PUPILLA

SCHEMA RIASSUNTIVO DELLE DEFORMAZIONI PUPILLARI

OVALIZZAZIONI DILATAZIONI

APPIATTIMENTI FUGHE

SIGNIFICATO DELL’AMPIEZZA PUPILLARE

Molti studi sono stati fatti riguardo la psico-diagnosi della pupilla (basti citare Silberkunhl, Hess-ruolo del diametro pupillare nella comunicazione- e infine Sebastiano Magnano, fondatore in Italia dell’iridologia psicologica).
Una pupilla più grande della norma indica la tendenza ad aprirsi in tutti i sensi, sia per ricevere che per dare (altruismo, emotività , influenzabilità ): persona estroversa, ingenua, impulsiva, suggestionabile.
Pupille piccole: soggetto introverso, chiuso, diffidente, ma anche abile, ponderato, poco influenzabile, equilibrato.
L’anisocoria ( diversa ampiezza delle due pupille) indica conflittualità , disarmonia interiore
La pupilla perfettamente circolare è segno di equilibrio; le ovalizzazioni (genericamente) indicano una tensione ideale, ambizione e forte impegno.
Il bordo della pupilla può apparire appiattito in uno o più settori della circonferenza. Indicano un generico squilibrio, disarmonia, stress, difficoltà nei rapporti interpersonali, rancore.

Se la pupilla non occupa una posizione perfettamente centrale, un leggero spostamento può essere considerato normale. Spostamenti più accentuati (fughe)  sono ricollegabili a disturbi di carattere psichiatrico ( legati all’autismo o alla sfera sessuale) e quindi vanno presi in considerazione con molta cautelae nell’ambito generale della morfologia dell’iride.

CARATTERTISTICHE PSICOEMOTIVE DELLA PUPILLA

MOVIMENTI

“In nessuna struttura corporea il complesso rapporto dinamico tra simpatico e parasimpatico è evidenziabile e facilmente misurabile come a livello pupillare. Come è noto il gioco pupillare è determinato dall’attività antagonistica di due muscoli lisci intrinseci dell’iride: il muscolo sfintere e il muscolo dilatatore, stimolati rispettivamente dal parasimpatico e dal simpatico.
La dilatazione,il restringimento, e le modalità di movimento della pupilla sono quindi parametri fondamentali per una rapida valutazione del tono dei due sistemi di innervazione viscerale.
Poiché il simpatico e il parasimpatico sono influenzati da molte modificazioni del sistema nervoso centrale: stati emotivi, (ansia,paura, ecc.) stress, stimolazioni sensoriali varie e così via, la dinamica pupillare è uno specchio fedele non solo del tono simpatico-parasimpatico ma, indirettamente, dell’intero sistema nervoso centrale e quindi dell’intero organismo.
Condizioni mentali l’insieme delle stimolazioni che provengono dall’ambiente esterno e interno si ripercuotono sul sistema nervoso viscerale (a volte direttamente,a volte indirettamente attraverso l’azione iniziale sul sistema nervoso centrale che poi si ripercuote su quello viscerale) che prontamente modifica la motilità pupillare,dei visceri, del sistema circolatorio, ecc.
Nessuna modificazione è però così pronta e facilmente misurabile come la dinamica pupillare, che può quindi essere il mezzo ideale per studiare la reattività dell’intero organismo.
E’ già stato sottolineato nel libro “Iridologia psicologica” come quello della pupilla sia un vero e proprio linguaggio inconscio per comunicare disponibilità o chiusura nelle relazioni interpersonali, suscitando risposte pupillari negli interlocutori e inducendo fenomeni empatici: disponibilità, attrazione ecc.

Possiamo ora ipotizzare,conoscendo la sensibilità pupillare a tutti gli stimoli interni ed esterni. che l’analisi delle variazioni del suo diametro e delle sue caratteristiche cinetiche possa dare indicazioni precise sulla reattività del soggetto a eventi non solo psichici, ma anche biologici.
Secondo questa ipotesi quello della pupilla è un “linguaggio universale” in grado di evidenziare “affinità ” o “avversioni” non solo psichiche ma anche biochimiche: allergie,i diosincrasie, affinità farmacologiche ecc.
Questa nuova metodica diagnostica e terapeutica, è stata denominata da Sebastiano Magnano “Iridochinesi” o “Iridologia dinamica” ed è basata non solo sull’analisi della motilità pupillare ma anche sulla dinamica di tutta la superficie iridea.

CONCLUSIONI:

1) L’iride è dotata di motilità

2)questa motilità è determinata dal tono simpatico-parasimpatico ed è in relazione con tutti gli stimoli interni ed esterni, quindi con il vissuto, la fisiologia e la fisiopatologia dell’individuo.

3) è facilmente osservabile e misurabile

4)può fornirci informazioni importanti sullo psichismo, la fisiologia e la fisiopatologia del soggetto osservato

( da S:Magnano “GIORNALE DELLA NATURA, 1996)

LA PULSAZIONE PUPILLARE

La pupilla posta al centro delle nostre iridi si contrae e si dilata, inoltre pulsa, non legata al ritmo cardiaco o al ritmo respiratorio, ma probabilmente ad un altro ritmo di cui non siamo a conoscenza. In assenza di variazioni luminose questa “pulsazione pupillare” spesso di lieve entità caratterizza il soggetto dal punto di vista psichico e fisico.
Pertanto lo studio della pulsazione pupillare fornisce criteri per valutare la presenza di:
1) patologie
2) allergie
3) ipersensibilità
4) intolleranze

Lo studio della pulsazione pupillare fornisce anche criteri per valutare gli effetti terapeutici di farmaci,rimedi,terapie in genere in base al loro effetto normalizzante sulla pulsazione pupillare.
L’iridochinesi è pertanto una metodica diagnostica e terapeutica.
Al contrario dei segni iridologici che si formano lentamente nel tempo, i segni iridochinesici sono rapidi, facilmente analizzabili e documentabili con una opportuna attrezzatura.
La rigidità della pupilla, la sua scarsa motilità indicano isolamento, rifiuto, incapacità di partecipazione emotiva ed affettiva.
Viceversa, movimenti rapidi ed ampi indicano grande reattività , instabilità e talvolta labilità emotiva (questa motilità spontanea e rapida è stata definitaHyppus).
Quando l’Hyppus ha un movimento ritmico piuttosto lento e armonioso, come quello di alcuni animali acquatici, indica temperamento artistico, in particolare predisposizione alla musica

Alcune  immagini  sono tratte  da guidesupereva.it

7. SISTEMA SIMPATICO E PARASIMPATICO

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

IL SISTEMA NERVOSO

Il sistema nervoso controlla e coordina tutti gli altri sistemi presenti nel corpo umano. Ordina e armonizza la vasta complessità dei tessuti viventi per il benessere dell’individuo.Ha il compito di ricevere informazioni sensoriali attraverso gli organi dei cinque sensi e di conservare le informazioni ricavate da esperienze passate.Comunica costantemente con il corpo. Controlla il sistema endocrino dei muscoli e dello scheletro, il sistema immunitario, digestivo, cardiovascolare, riproduttivo, respiratorio e quello urinario: senza un sistema nervoso in buona salute, non può esserci una vita armoniosa.Il sistema nervoso si suddivide in due parti principali: il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso periferico. Il primo è costituito dal cervello e dal midollo spinale. Possiamo pensare al midollo spinale come un’estensione del cervello.Il secondo è composto dai nervi craniali, che fuoriescono dalle cellule neurali e dai nervi spinali, che si propagano dal midollo spinale. All’interno del sistema nervoso centrale e periferico c’è un tipo di sistema nervoso responsabile delle funzioni involontarie, chiamato sistema nervoso autonomo.E’ un sistema di controllo del corpo che si corregge da sé. E’ responsabile dell’omeà³stasi, l’equilibrio mantenuto dall’innata intelligenza del corpo.Regola la temperatura del corpo, il livello degli zuccheri nel sangue, il battito cardiaco, e tutti quegli aspetti della nostra salute che ogni giorno diamo per scontati. Per esempio, il sistema cardiovascolare e quello digestivo per funzionare non richiedono uno sforzo consapevole da parte nostra: non controlliamo consapevol­mente il battito cardiaco, né il gran numero di enzimi prodotti per digerire l’ultimo pasto, il che pone un interrogativo: “quale intelligenza manda avanti lo spettacolo? Questo è letteralmente un processo automatico.Chiamiamolo subconscio o sistema che opera al di sotto del controllo consapevole. Un buono stratagemma mnemonico è considerare autonomo automatico.Il sistema nervoso autonomo può essere ulteriormente suddiviso in due parti: sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico prepara il corpo ad affrontare le situazioni d’emergenza. E’ anche chiamato sistema nervoso del combatti o fuggi. Quando percepiamo una minaccia dall’ambiente, tutti i sistemi subiscono un’accelerazione, il battito cardiaco, la pressione del sangue, il tasso respiratorio aumentano, e viene rilasciata l’adrenalina per una risposta immediata. Contemporaneamente, tutta l’energia del corpo è distolta dal tratto digerente. Il corpo cambia dal punto di vista elettrochimico per poter sopravvivere. L’attività del sistema nervoso parasimpatico consiste nel conservare e ripristinare l’energia del corpo. La funzione del sistema parasimpatico è proprio l’opposto della funzione del sistema simpatico: rallenta il battito cardiaco, aumenta l’energia nel tratto digerente, rilassa il corpo e allontana il flusso sanguigno dai muscoli periferici. Pensate alla sensazione che provate dopo il pranzo di Natale. Il neurone è l’elemento basilare del sistema nervoso e anche il più importante. Neurone è il termine con cui si definisce la cellula neurale con i suoi prolungamenti.E’ il tipo di tessuto più sensibile all’interno del corpo umano. I neuroni sono cellule eccitabili specializzate nella ricezione di stimoli e nella conduzione degli impulsi provenienti dai nervi. Trasmettono informazioni ad altre parti del corpo. Sono come l’impianto elettrico che fa muovere una macchina. Nel cervello si trova la più grande concentrazione di neuroni dell’intero corpo.

8. LETTURA DELLA SIEPE (ANELLO DELLA REATTIVITÀ E TENDENZE)

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

La siepe segna il confine tra l’iride pupillare e l’iride ciliare e si trova sul punto più alto del rilievo dell’iride, la quale dalla siepe in poi procede all’indietro verso la pupilla con un decorso molto svasato.
E’ quasi sempre visibile, a volte rilevata come un cordoncino. Ha un decorso più o meno regolare, può delimitare un’iride pupillare più o meno ampia, circondando la pupilla ad una distanza più io meno grande.
La scuola del dott.Magnano definisce questo anello come anello delle reattività in quanto ci dà informazioni sulle modalità di risposta del soggetto agli stimoli ambientali: quando la siepe è molto evidente e rilevata siamo in presenza di un individuo molto reattivo.
Se la siepe si stacca dall’iride in alcuni punti , tracciando degli archi con il suo decorso, la reattività è ancora maggiore e addirittura abnorme se la siepe è in alcune parti spezzata(segno di trauma).
Questi individui vanno facilmente incontro a traumi psichici; infatti non sopportano rumori, stimoli, tensioni che per altri sarebbero appena fastidiosi.
Inoltre la siepe ci informa delle tendenze (propensioni) del soggetto.
Quando decorre molto vicina alla pupilla, il soggetto è molto chiuso, si preoccupa solo dei suoi problemi e del quotidiano.
Se la siepe è distante dalla pupilla, indica una personalità ricca, impegnata, piena di interessi. Se la distanza è eccessiva compare l’anello della dispersività .
Se il decorso della siepe è sinuoso, irregolare, tormentato il soggetto è permaloso, suscettibile, contradditorio, ma ricco di iniziative e risorse.
La siepe molto rilevata e spessa indica difficoltà nei rapporti interpersonali, se poi la siepe è ( almeno in alcuni tratti) doppia sussistono incapacità di relazionarsi con gli altri e depressione.
Restringimenti ed allargamenti della siepe in dicano rispettivamente particolari propensioni e rifiuti del soggetto. Ad esempio un allargamento o restringimento nella parte inferiore dell’iride indica intensi interessi erotici o blocchi sessuali.
Riassumendo: la siepe è l’anello della sensibilità , della reattività e delle inclinazioni che vengono valutate in base alla posizione, allo spessore, alla presenza di introflessioni, estroflessioni, ponti, interruzioni, che possono essere interpretati secondo alcuni aspetti strutturali della siepe:

1) Siepe ristrettta: infantilismo.2) Siepe ampia: personalità evoluta 3) Siepe slargata: dispersività , incocludenza.4) Siepe spessa: atteggiamento difensivo.
Sul piano fisico, tenendo presente che è l’anello di proiezione del sistema simpatico, la siepe iperplastica o ipoplatica indica squilibri viscerali; dilatata, dilatazioni viscerali e diverticoli; ristretta spasmi intestinali.

SIMPATICOTONICI E PARASIMPATICOTONICI

Il sistema nervoso si distingue in volontario (centrale e periferico) e viscerale o vegetativo autonomo.Quest’ultimo si distingue in simpatico e parasimpatico.
Il sistema vegetativo autonomo coordina autonomamente le attività viscerali, può essere influenzato dal sistema nervoso volontario, ma non dipende da esso.
Azione del simpatico: accelera il ritmo cardiaco, dilata la pupilla, determina vasocostrizione (eccetto che per le coronarie,) ed aumenta la pressione, determina broncodilatazione.
Azione del parasimpatico: rallenta il ritmo cardiaco, restringe la pupilla, dilalata i vasi, abbassa la pressione arteriosa, determina bronco- costrizione.
Una prevalenza contenuta dà luogo a due biotipi: simpaticotonici e parasimpaticotonici ( o vagotonici).

Caratteristiche dei simpaticotonici:

emotività , simpatia, reattività , generosità , movimenti veloci, riflessi rapidi, longilinei, parchi, scarsa dinamica sessuale .
La bioenergia è proiettata all’esterno: predisposizione a risposte funzionali eccessive, a disturbi reattivi, intolleranze, allergie, infiammazioni; in seguito calo energetico successivo al dispendio.

Caratteristiche dei parasimpaticotionici:

Distacco, calcolo, controllo, avidità , movimenti lenti, riflessi rallentati, brevilinei, forti mangiatori, notevole carica sessuale.
La bioenergia è trattenuta all’interno e orientata all’assimilazione. Predisposizione a risposte funzionali insufficienti; in seguito disfunzioni viscerali e squilibri organici da accumulo: ritenzione idrica, tossiemia, malattie metaboliche e degenerative.

 

ESEMPI DI SIEPE

Siepe distante dalla pupilla, con Siepe vicina alla pupilla, rilevata e
Allargamento nella zona dalle 6 con andamento irregolare, ma armonioso.
Alle 8. Andamento irregolare.

Siepe distaccata dalla superficie iridea in alcune zone: ponti

10. TOPOGRAFIA IRIDOLOGICA

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

L’iridologia è una disciplina olistica, che valuta lo stato generale del soggetto: aspetti fisici e psichici ereditari, costituzionali ed acquisiti, normali e patologici.
Osservando l’iride nell’insieme delle suecaratteristiche strutturali si giunge ad unavalutazione degli aspetti generali del sistema biopsichico ( energia, vitalità , equilibrio, tossiemia ecc.).
E’ tuttavia opportuno riuscire a distinguere quali disturbi funzionali e disturbi organici sono derivati dallo squilibrio energetico iniziale.
Per ottenere queste informazioni è stata elaborata la “topografia iridea” che localizza sull’iride funzioni, apparati ed organi: in base all’osservazione di segni di squilibrio localizzati in una particolare zona dell’iride, si può risalire alla funzione o all’apparato alterato, quello localizzato
in detta zona.
(N.B. Altre “somatopie” -localizzazioni dell’intero corpo su zone delimitate del corpo- vengono applicate alla pianta del piede, all’orecchio, all’area motoria e sensitiva cerebrale ecc.)
In passato, influenzati dalla medicina allopatica, e volendo competere con essa, gli studiosi di iridologia si sono dedicati soprattutto all’elaborazione della topografia dell’iride, costruendo mappe complesse, diverse da scuola a scuola, da autore a autore, e quindi contradditorie e incerte, difficili da usare per la loro complessità durante l’indagine.
L’intento era di poter competere con i metodi diagnostici ufficiali: radiografie, ecografie, tac, risonanza magnetica.
Gli iridologi più accorti hanno dovuto fare negli ultimi anni un lavoro inverso: semplificare la topografia dell’iride, individuare e conservare gli aspetti condivisi, verificarli, eliminando gli aspetti controversi.
La lettura dell’iride si effettua guardando l’occhio come il quadrante di un orologio.

CRITERI GENERALI DI TOPOGRAFIA IRIDOLOGICA

La maggior parte degli autori classici considera ilcorpo proiettato sull’iride in posizione eretta;la metà destra sull’iride destra, la metà sinistra sull’iride sinistra; le parti superiori in alto, quelle inferiori in basso.
Organi doppi(reni, polmoni ecc.) quello destro sull’iride destra, il sinistro sull’iride sinistra .
Organi unici, mediani e simmetrici (vertebre, midollo spinale, vescica, utero ecc.) la metà destra nell’iride destra, la metà sinistra nell’iride sinistra.
Organi unici non simmetrici che si estendono sia nella parte destra sia in quella sinistra del corpo (cuore, fegato, stomaco, intestino, pancreas) sono rappresentati bilateralmente: la metà destra nell’iride destra , la metà sinistra nell’iride sinistra.
Organi semplici localizzati solo a destra (colon ascendente, appendice) o solo a sinistra (milza)rispettivamente nell’iride destra e nell’iride sinistra.
Viene rispettato un ordine spaziale per cui gli organi più estesi sono più ampiamente rappresentati e le aree di proiezione conservano tra loro relazioni spaziali simili a quelle delle corrispondenti parti del corpo.

L’iride viene inoltre suddivisa in anelli (topografia anulare) e in settori( topografia settoriale) in cui vengono localizzati varie funzioni, organi ed apparati.
La topografia anulare si presta maggiormente ad individuare funzioni ed apparati, quella settoriale tende ad una localizzazione più analitica.
Attualmente si usano mappe, con differenziazioni legate alle varie scuole.
Alcuni iridologi spesso le integrano con altri tipi di mappe, che individuano meglio aspetti energetici, psicologici, “karmici” della personalità .

 

1)TOPOGRAFIA CIRCOLARE O ANULARE

L’iride ha un diametro totale (comprese le pupille) di circa 12-13 mm, uno spessore medio di  0,3 mm e lo spessore massimo a livello della siepe che si trova a circa 1,5 mm dalla pupilla.
Dunque l’iride si divide in due parti delimitate dalla SIEPE: la prima, zona pupillare, interna alla SIEPE, dove si distinguono normalmente altre due zone: quella interna, regione dello stomaco; quella esterna, zona intestinale. Il colore, solitamente nettamente diverso, le rende facilmente identificabili, nel caso così non fosse, è indice di problemi gastrointestinali o predisposizione ad essi.
Iride ciliare ->

La seconda parte, zona ciliare, esterna alla siepe  (o collaretto), si suddivide a sua volta in altre due grandi arti, ciascuna delle quali in ulteriori altre due zone.
La maggior parte delle scuole distinguono 7 anelli, 3 all’interno della siepe (iride pupillare), 4 all’esterno della siepe (iride ciliare ), a cui alcuni autori aggiungono l’Aura (anello irideo esterno)
LA PUPILLA
0° anello orlo pupillare esterno
1° anello stomaco
2° anello intestino
LA SIEPE
3° anello zona neuro-endocrina
4° anello zona della grande circolazione
5° anello zona della proiezione organica
6° anello zona motoria, muscoli e circolazione periferica,( pelle)
7° anello ( pelle), cervello, Aura
N.B. La pelle è collocata da alcune scuole nel 6°, da altre nel 7 ° anello
Mentre nella zona pupillare la suddivisione nelle due piccole zone dello stomaco e dell’intestino è fisicamente ben visibile, nella zona ciliare la suddivisione in cinque zone (e sottozone) è puramente ideale e non visibile fisicamente ( fatta eccezione per l’Aura )

Le zone della topografia circolare:

Procedendo dalla pupilla verso la periferia dell’iride s’incontra il completo ciclo dei processi vitali:
0. Orlo pupillare: rappresenta la ricerca e la scelta del cibo.
1. Zona gastrica: il cibo scelto viene digerito e scomposto per essere digerito dall’intestino; rappresenta la capacità di digerire le difficoltà della vita.

2. Zona intestinale: il cibo viene ulteriormente elaborato ed assimilato, perciò introdotto nel sangue; corrisponde all’intelligenza pratica in quanto a capacità di selezionare e fare proprie nuove esperienze.Un’ ulteriore scomposizione dei cibi rappresenta la tolleranza, la capacità di socializzare.

SIEPE: Corrisponde all’equilibrio neurovegetativo; rappresenta, in chiave psichica, all’equilibrio comportamentale ed emotivo.. Zona adiacente al collaretto sul lato ciliare: corrisponde alle numerosissime piccole ghiandole disseminate nel tubo gastrointestinale per migliorare la digestione; rappresenta la capacità di dosare le proprie forze ed utilizzare al meglio le proprie qualità nell’attività quotidiana.

3. Zona emo-linfo-ghiandolare : organi addetti al rifornimento energetico della batteria cellulare (apparato circolatorio, linfatico, il pancreas, il rene, la prostata, il cervelletto); rappresenta la capacità di ricordare e rendere proprie le esperienze vissute, per vivere con il minimo sforzo ed il massimo risultato. Si riconoscono i valori essenziali della vita.
4. Zona del movimento o zona muscolare: i muscoli con la loro capacità di utilizzo e trasformazione di gran parte dell’energia accumulata dalle cellule degli organi (ipofisi ed epifisi, tiroide, pleura, naso, midollo allungato, mesencefalo e cervelletto, vie biliari inferiori ovvero coledoco, dotto cistico e cistifellea, utero, vescica); rappresenta la capacità di agire, mantenendo l’autocontrollo.
5. Zona strutturale o zona delle ossa con proiezione degli organi:la maggior parte delle ossa del corpo con raffigurazione degli organi capaci di formare o rigenerare le forme e le strutture corporali (tiroide, il talamo e l’ipotalamo, le ovaie e i testicoli, l’utero, la vescica, la cistifellea); rappresenta la capacità di indirizzare consapevolmente la propria vita verso scopi “strutturali” come un lavoro benfatto, la famiglia.
6. Zona della circolazione periferica e della pelle: inizio del deposito delle scorie provenienti dal metabolismo cellulare con la facoltà di eliminarle attraverso le feci, urine, sudore, respirazione; rappresenta la facilità di eliminare dalla mente esperienze spiacevoli o morbose.
7. Zona iridea esterna,pelle , cervello , Aura: organi che derivano dal foglietto embrionale ectodermico, ovvero la pelle e il cervello. Si noti che la forma del cervello ricorda quella dell’intestino ed in effetti il cervello elabora e assimila emozioni e pensieri come l’intestino fa con gli alimenti. Questa zona rappresenta la capacità di liberarsi da emozioni negative, ottimismo, apertura senza preconcetti alla vita.

Le zone circolari in relazione alla cornea

Anello del colesterolo (o arco lipideo, o anello calcio-sodico).
Si tratta di infiltrazione lipoidea sotto la cornea, che indica generalmente un deficit circolatorio in
Certe zone del corpo, collegabile a ipercolesterolenemia o a processi ipertensivi cronici.
Anello senile o gerontox: arco translucido nella zona superiore corrispondente alla testa.Inizialmente molto periferico, indicaun difetto nella microcircolazione capillare. L’età fisiologica di comparsa di questo segno è tra i 45 e i 60 anni.In età precoce potrebbe indicare tendenza ad arteriosclerosi cerebrale. Se appare insieme con l’anello del colesterolo è assai difficile distinguerli.
Anemia delle estremità : è l’equilalente del gerontox nella zona inferiore ( e talvolta superiore) dell’iride e indica insufficienza circolatoria periferica.

11. SEMEIOTICA IRIDOLOGICA (I SEGNI ESPRESSIVI DELL’IRIDE)

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

RINGRAZIAMO  PER LA COLLABORAZIONE  http://guide.supereva.it/iridologia/ per la parte relativa alle cromatismo dell’irideh semeiotica iridologica si intende lo studio dei segni espressivi di patologia che possono trovarsi sull’iride.Essi possono indicare una patologia presente nel soggetto osservato, o pregressa, o semplicemente una predisposizione patologica costituzionale, su base genetica.

La “trama” dell’iride può essere più o meno compatta: quanto più è fitta tanto maggiore è la robustezza dei tessuti.

 

L’indice iridologico di vitalità , insieme con la definizione della costituzione iridea, fornisce un fondamentale supporto all’iridologo per l’indagine delle condizioni generali e della predisposizione patogenetica dei suoi pazienti.L’iride vitalità 1 presenta uno stroma perfetto, che all’osservatore apparecome un susseguirsi ravvicinato e ordinato di raggi, disposti fra le pupille e il margine ciliare esterno dell’iride, con un colore uniforme, privo dicolorazioni estranee. L’iride vitalità 6, con tutti i difetti accumulati in grado massimo, corrisponde alla condizione di massima debolezza organica. Il 90% dei casi ha un indice di vitalità irideo 3 o 4.Dopo aver evidenziato, con una prima analisi, la costituzione iridea e l’indicedi vitalità , altre informazioni si possono trarre dalla posizione delle macchie e dal colore dei pigmenti che si trovano nei vari settori dell’iride.
I segni della semeiotica iridologica possono dunque distinguersi in:

  • strutturali, di origine sia genetica sia acquisita (patomorfologia)
  • riflessi, da ricondurre ad anomale stimolazioni nervose, e quindi acquisiti
  • cromatici , in parte di origine genetica e in parte acquisita (patocromia),pigmenti, macchie, eterocromie e formazioni biancastre(tofi, nuvole, ombre, linee bianche)

1) SEGNI STRUTTURALI

Stabilito che vi sono connessioni anatomiche dell’iride con le parti del corpo, come si produce un’alterazione in seguito, ad esempio, alla sofferenza di un organo?Il meccanismo è legato soprattutto alla parte vascolare e muscolare dell’iride.Ogni parte del SNV (sistema nervoso vegetativo) fa capo ad un centralino che raccoglie tutti gli impulsi provenienti da quel determinato settore. Accade per esempio che un certo centralino raccolga le informazioni sia del fegato sia del settore dell’iride situato attorno al minuto 40 dell’iride destra. Il fegato ammalato invia un segnale di sofferenza al suo centralino e il centralino risponde dando l’ordine alle fibre che innervano i vasi di contrarli di più e alle fibre che innervano i muscoli di metterli in maggiore attività . Questo ordine vale per tutte le arteriole, venule, capillari e muscoli dipendenti dal centralino e dunque sia per quelli del fegato sia per quelli dell’iride destra, attorno al minuto 40.A lungo andare, il persistere di disfunzioni vascolari e muscolari determina una sofferenza delle fibre di collagene che costituiscono lo stroma, che perciò si deforma.Un’infiammazione acuta, per esempio un’epatite, provoca un’iperemia (aumento cioè del flusso sanguigno) non solo a livello del fegato, ma anche a livello del settore corrispondente dell’iride. I tessuti di quest’ultima si gonfiano come un’altra qualsiasi parte del nostro corpo quando subisce un trauma. Nel nostro caso ovviamente soltanto nel minuto 40 del settore dell’iride destra. Se l’infiammazione del fegato è temporanea, anche i segni corrispondenti recedono; viceversa se persiste, lo stroma non viene più nutrito a dovere con ossigeno e molecole energetiche e si usura.Tutto ciò porta alla formazione di veri e propri buchi di profondità variabile;ecco quindi l’apparire di lacune: che intaccano solo il foglietto anteriore dello stroma;le cripte, che intaccano il foglietto anteriore e posteriore giungendo sino allo strato pigmentato interno di colore nero. All’ultimo stadio questi buchi, nel tessuto stromale, saranno molto profondi; ma mentre i segni dell’infiammazione acuta possono recedere completamente a guarigione avvenuta, i segni della malattia cronica rimarranno come vere e proprie cicatrici; potranno comunque in seguito diminuire di dimensione e grado di inscurimento.E’ bene perciò sottolineare che mentre i segni dell’infiammazione acuta sono bianchi o comunque chiari, i segni dell’infiammazione o malattia cronica sono scuri o neri in diretta.

i 4 livelli

I 4 strati dell’iride e i 4 livelli di alterazione osservabili- da B.JENSEN (acuto/sollevato, normale, sub-acuto, cronico, degenerativo)

Dunque troviamo a livello dell’iride segni indicanti mancanza di tessuto irideo, di forma più o meno ovale e di dimensioni molto varie (lacune), o a rombo, ma più profonde ( cripte) indicano patologie in atto o debolezze costituzionali.
lacune

Vi sono due forme fondamentali di lacune:

1. Lacune chiuse, dove i fasci delimitanti si chiudono a formare una superficie definita. Stato patologico trascorso, non più quindi in atto.

2. Lacune aperte, dove i fasci delimitanti non si chiudono e la lacuna appare aperte in direzione del bordo ciliare esterno dell’iride. Processo patologico in atto a carico dell’organo corrispondente.Si distinguono

– per lo spessore e l’ intreccio delle fibre visibili al loro interno. ( es: lacune a favo, a foglia, ovoidali, ad arco, a cipolla, a medusa.)

– per la forma: romboidali, rotonde, ad ago, a torpedo, a becco, a sigaro, a bisturi, a scarpa, doppie, a tre, a scatola.

– per l’eventuale associazione con altre lacune simili posta l’una di seguito all’altra: a nido, a tegola, a staffa, a fiore, gemellari.)

-per la posizione corrispondente ad un organo

– per la dimensione.Le lacune giganti possono indicare alterazioni nel metabolismo dei carboidrati, tendenza al diabete mellito; le lacune a scarpa ritenzione idrica e alterazioni nella depurazione del rene; le lacune a foglia portano la nostra attenzione sul sistema endocrino e su uno stato di stress,le lacune sottili- a sigaro, a becco ecc.- ci avvertono di una patologia importante nella zona in cui compaiono; le lacune a scaletta indicano una tendenza a degenerazione malignao a processi patologici cronici; lacune a punta di asparago indicano la presenza di di processi espansivi; lacune doppie o gemelle indicano patologie espansive benigne: polipi intestinali, o nell’apparato genitale.

Alcune cicatrici sono presenti fin dalla nascita: esse testimoniano o una tendenza patologica specifica verso una malattia ereditata dai genitori o nostri avi in generale, oppure, secondo alcuni studiosi, a segni appartenenti a vite precedenti di importanza patologica rilevante.Dunque si può affermare che l’iride costituisce non solo una memoria individuale delle malattie trascorse, ma anche un monitor della storia patologica della specie umana.

Cripte: si possono trovare ovunque nell’iride. Le fibre dell’iride si allontanano tra loro generando una forma a rombo.Nelle cripte vi è una deficienza prevalentemente del foglietto stromale posteriore, perciò appaiono più scure rispetto alle lacune, in quanto si manifesta più o meno intensamente il foglietto pigmentato posteriore.Indicano una tendenza alla formazione di cisti o fenomeni ulcerativi:

 

2) SEGNI RIFLESSI

I più comuni sono

  • Gli spasmanelli (anelli tetanici) e archi da stress(fessure di contrazione lineari circolari) che indicano predisposizione alla spasmofilia della muscolatura volontaria( crampi muscolari),viscerale (coliche) vasale ( vasocostrizione, problemi circolatori, ipertensione).
  • I solchi radiali e i raggi solari ( fessure lineari radiali che interessano tutta l’iride o solo in parte )
  • Anelli tetanici: Sono archi di cerchio concentrici alla pupilla presenti nella zona ciliare. Le cause della loro presenza sono da ricercare nella prevalenza del tono simpatico sul tono parasimpatico, eccesso di calcio nel sangue, carenza di magnesio ,stato di tensione interiore.

Le loro forme sono:
a) – Anelli: presenti in modo poco marcato e in una sola iride e non hanno alcun significato patologico.

b) – Anelli fra loro concatenati: sintomi d’insonnia collegati spesso a disturbi funzionali cardiaci.

c) – Anelli pluristratificati (detti anche “a bersaglio”): indicano generalmente predisposizione a nevrosi o a psicosi, se localizzati in un settore specifico patologia dell’organo.

d) – Archi a scala: indicano epilessia o malattie cerebrali, soprattutto se presenti nel capo.

e) – Archi incrociati: segni di dolori o paresi dallo stesso lato in cui si manifestano nell’iride.

f) – Archi eccentrici rispetto alla pupilla: patologia a carico del settore degli organi.

  • Solchi radiali: da uno squilibrio neurovegetativo rappresentato da una disarmonia fra i due muscoli iridei: il dilatatore e lo sfintere della pupilla. Solchi profondi (perciò neri), iniziano per lo più a livello della siepe portandosi verso il margine ciliare per un breve tratto.
  • Raggi solari: stessa origine e significato dei solchi radiali, a differenza che iniziano dal bordo pupillare e sono più sottili, meno scuri ma molto più lunghi, potendo giungere sino in vicinanza del bordo ciliare.

 

  • Linee bianche:Sono delle fini linee che decorrono in senso perpendicolare alla direzione radiale delle normali fibre iridee. Indicano spesso fenomeni aderenziali come ad esempio conseguenti ad operazioni chirurgiche o a debolezza connettivale (ernie).
  • Linee vascolarizzate:di color rosso sono in rapporto con alterazioni sanguignea o emorragica.

3) SEGNI CROMATICI.

Lo studio dei cromatismi iridei è sempre stato oggetto di profonda attenzione da parte di tutti gli iridologi, ma dobbiamo al dott. Siegfried Rizzi una classificazione particolareggiata sui rapporti fra colori delle macchie e il malfunzionamento di determinati organi legati alla depurazione dell’organismo, alla digestione, alle difese immunitarie o alla produzione di sostanze ormonali.

I segni bianchi o più chiari indicano un’infiammazione acuta da parte di scorie derivanti da un disturbo metabolico acuto, per esempio: virus, batteri, funghi, sostanze inquinanti ambientali ed alimentari.I segni scuri indicano una diminuita funzionalità organica.I segni giallo-bruni indicano una malattia cronica.I segni neri o segni difettivi indicano una malattia degenerativa e corrispondente sia del foglietto anteriore che del foglietto posteriore dello stroma.

PIGMENTI

Si presentano come dei piccoli grumi o granellini di colore più intenso rispetto quello di base dell’iride.E’ importante capire che inizialmente il pigmento è topostabile. Successivamente, essendo una scoria patogena , esso si espande anche in altre parti dell’iride (topolabile) un po’ come l’inquinamento atmosferico di una fabbrica parte dalla sua zona, per poi diffondersi nelle zone circostanti fino ad arrivare alla città .

Più pigmenti ravvicinati assumono l’aspetto di una macchia

4)I COLORI DELLE MACCHIE

Analizziamo ora in dettaglio i vari colori delle macchie e il messaggio che trasmettono.

MARRONE

Il colore marrone è associato al fegato.Il fegato è un organo dalle molteplici funzioni e con l’esame iridologico siamo in grado di valutarne alcune, in base a due tonalità : il marrone medio ed il marrone scuro, come da immagini.

Marrone Medio

Il marrone medio è rapportato alla funzione metabolica, endocellulare. Si tratta di una serie d’attività del fegato finalizzate all’inattivazione di sostanze tossiche che arrivano dall’intestino o da altri organi e all’eliminazione di ormoni, farmaci e prodotti chimici introdotti con gli alimenti.Indicano che il fegato ha difficoltà nel metabolizzare gli zuccheri, i grassi e le proteine.

Marrone Scuro

Il marrone scuro c’informa che il fegato ha difficoltà ad eliminare la bile e di conseguenza le sostanze tossiche che sono state rese inattive dai meccanismi endocellulari. La bile è prodotta dal fegato in maniera continuativa e rappresenta un secreto dalle molte funzioni. Il rilevare tale colore aggiunto al colore di base dell’iride, c’informa che in tale soggetto possono verificarsi accumuli di tossine, di colesterolo, difficoltà a digerire i grassi, alterazioni della normale omeostasi ormonale. In medicina energetica il fegato governa l’iniziativa personale, ha come sentimento associato la rabbia, la collera.

BEIGE

Il colore beige è in relazione con le funzioni del pancreas.Il pancreas è un organo situato profondamente e trasversalmente nella parte superiore della cavità addominale.Le sue funzioni si estrinsecano a livello di digestione e di regolazione della quantità di glucosio circolante con il sangue. Il rilevare pigmentazioni beige nell’iride ci informa pertanto che in tale soggetto possono verificarsi difficoltà di digestione o di metabolismo degli zuccheri.

GIALLO CHIARO

Il colore giallo paglierino porta la nostra attenzione verso l’apparato urinario.Una funzione dell’apparato urinario è quella di regolare l’equilibrio dell’acqua e dei sali minerali presenti nel nostro organismo. L’altro compito affidato ai reni è di eliminare sostanze tossiche idrosolubili, quali l’urea e gli acidi urici. La presenza di colorazione giallo chiaro nell’iride ci indica quindi la possibilità che in tale soggetto eventuali problemi legati ai liquidi organici dipendano da un mal funzionamento dei reni.

GIALLO-ARANCIO BRILLANTE

Quest’aspetto cromatico che può comparire nell’iride, richiama all’attenzione dell’osservatore la funzione della ghiandola surrenale.E’ questo un organo, posto sulla superficie superiore dei reni, che produce diverse sostanze a funzione ormonale. Funzione principale del surrene è comunque quella di adattare le variazioni dell’organismo indispensabili per adattarsi ad uno stress, sia acuto (con adrenalina), sia prolungato nel tempo (cortisolo). Rilevare pigmenti giallo brillante, con sfumature arancio, può quindi testimoniare un’attivazione dell’asse dello stress con attività surrenalica in eccesso.

GIALLO OPACO

Il colore giallo, che in fase d’illuminazione dell’iride, si manifesta opaco, in contrasto con l’abituale lucentezza dell’occhio, è messo in relazione ad alterazioni della funzionalità della ghiandola tiroide.Ci troviamo di fronte ad alterazioni relative, molto spesso gli esami sono nella norma, però possono manifestarsi dei disturbi del sonno, del peso, dell’umore, della sensazione personale di forza, di energia nell’affrontare le difficoltà della vita.

NERO

Secondo il dott. Rizzi tale aspetto cromatico è da mettere in relazione con la funzione del polmone.Si parla di polmone per intendere l’intera funzione respiratoria. Sul piano fisico può trattarsi di problemi legati ad una situazione polmonare compromessa da malattie importanti, come la TBC, o da esposizioni prolungate a fattori ambientali lesivi delle strutture respiratorie come il fumo di tabacco, polveri irritanti, idrocarburi ecc.

ARANCIONE

Un bel colore arancio porta la nostra attenzione sul funzionamento delle ghiandole genitali.A livello fisico il colore arancione potrà indicare problemi della funzione ovulatoria o mestruale nella donna, mentre nel maschio potrà essere indice di alterazione dell’erezione o della produzione di spermatozoi. A livello psico-emotivo, invece, potremo avere informazioni sulle problematiche di relazione sessuale legati alle affinità di carattere, di emozioni, di condivisione del significato della vita.

ROSSO BRILLANTE

Abbiamo visto i segni iridologici relativi alle varie ghiandole endocrine periferiche (tiroide, surrene, ovaio e testicolo) con i colori che accompagnano alterazioni del loro funzionamento.Ora, con il rosso brillante, possiamo avere informazioni sul sistema endocrino centrale, formato dall’ipotalamo e dall’ipofisi, che governa il funzionamento di tutte le strutture endocrine. Pertanto il colore rosso brillante, eventualmente presente sull’iride potrebbe indicarci anche uno stress interiore legato ad emozioni non espresse o disarmoniche presenti nel nucleo profondo della personalità dell’esaminato.

ROSSO RUGGINE

Questo colore è sempre stato messo in relazione con tendenza alle emorragie.

 

 

VIOLA

Il colore viola è messo in relazione con il sistema immunitario e precisamente con le funzioni dei linfociti timo-dipendenti. Sono queste delle cellule che hanno il compito di difendere il nostro organismo dall’invasione da parte di sostanze estranee al nostro organismo.

 BIANCO

Il colore bianco che compare localizzato in una determinata zona dell’iride, può avere diversi significati. Innanzitutto è segno d’infiammazione con aumentato afflusso di sangue, oppure d’iperfunzione dell’organo che si proietta nella zona corrispondente. La ricerca delle zone più bianche è uno dei primi passi dell’esame iridologico, proprio perché ci dà informazioni su quali potrebbero essere le strutture interessate da processi infiammatori e quindi in fase acuta.

GRIGIO

Il grigio, come spesso accade anche per altre indicazioni, ci segnala una diminuzione delle capacità fisiologiche della zona interessata, una passività , una diminuzione dell’afflusso di sangue.,,Pertanto il rilevare tale colore in un’iride, ci segnala la necessità di stimolare la liberazione di energia in quel soggetto, stimolando la circolazione del sangue in modo tale che maggior ossigeno e sostanze nutrienti siano a disposizione dei tessuti. Inoltre, favorendo la circolazione, si facilita l’eliminazione di tossine.

ALTRI SEGNI CROMATICI (rilevatori di infiammazioni acute e/o croniche)

 

Linee

(da alcune scuole classificate come segni strutturali).A causa di un processo infiammatorio si gonfiano e appaiono così più chiare nelle iridi scure o bianche nelle iridi chiare. Se l’infiammazione continua, le fibre radiali colpite divengono più lunghe e sottili discostandosi tra loro. Sono topostabili, ovveroindicano esattamente l’organo colpito. Le linee chiare indicano infiammazione acuta, le scure infiammazione cronica.

Tofi

Ammassi chiari o bianchi con la forma irregolare di una palla di pezza, del diametro di qualche millimetro, che si localizzano nella parte interna del sesto esterno dell’iride
in catenelle disposte a cerchio o ad archi di cerchio concentrici alla pupilla nella zona cosiddetta delle mucose e delle sierose. Sono topolabili, ovvero la loro posizione non è significativa. I tofi, più spesso chiari, possono scurirsi nei processi appunto infiammatori cronici. Non modificano la superficie iridea.

Stracci

Pare possano essere il confluire in un unico insieme di diversi tofi; con superfici biancastre o grigio scure a diverse tonalità . Contorni irregolari e piuttosto estese in tutta la zona ciliare tanto da poter essere visibili anche ad occhio nudo. Non modificano la superficie iridea.

Nubi

Formazioni a straccio ispessite; diverse gradazioni di colore, dalle chiare, che come al solito indicano un’infiammazione acuta, a quelle scure cioè malattie croniche. Sia i tofi, sia gli stracci e le nubi possono essere trasparenti o non trasparenti. Non modificano la superficie iridea.

Placche

Osservate tangenzialmente si presentano come degliispessimenti a margini netti che modificando la superficie iridea appaiono come scogli sul mare. Indicano un’importante modificazione metabolica. Si localizzano nel terzo esterno dell’iride.

RINGRAZIAMO  PER LA COLLABORAZIONE  http://guide.supereva.it/iridologia/ per la parte relativa alle cromatismo dell’iride

13. DISCROMIE, ETEROCROMIE E CONFLITTI DEL SÈ (ES/EGO/OS/ SUPER EGO)

Marzo 06, 2012 Author: admin Category: Iridologia Psicosomatica  0 Comments

Daniele Lo Rito e Lucio Birello propongono un’interpretazione dei segni iridologici che rilevino le tendenze psichiche profonde derivanti da traumi non risolti. Queste situazioni “pulsionali”possono essere registrate dall’ipotalamo come situazioni di pericolo per l’equilibrio generale con conseguente attivazione di meccanismi di resistenza allo stress.Questo studio inizia nel 1993 con la pubblicazione del libro, da parte del dott. Daniele Lo Rito, del libro Il Cronorischio, che propone le proiezioni di Ego, Super Ego, Es e Os a livello irideo. Lo studio iridologico delle energie che agiscono sulle strutture psichiche è stato invece presentato per la prima volta dal dott.Lucio Birello nel 1998 in un incontro di Iridologia svoltosi a Torino.Per comprendere questo metodo di indagine è opportuno rivolgere la nostra attenzione anzitutto alla struttura psichica.

Chiarita questa suddivisione, si potrà passare a un’altra importante distinzione: quella di Animus e Anima , che vedremo analizzando le differenze tra iride destra e iride sinistra.

Dopo la scoperta dell’inconscio, Freud rinnega la concezione intellettualistica dell’Io come un’unità semplice e riconducibile all’Io cosciente. Sostiene, invece, che la psiche un’unità complessa, costituita da precisi componenti diversamente ordinati e dotati di funzioni differenti: i cosiddetti “luoghi della psiche”, intesi metaforicamente come sue divisioni.

Nel corso della sua carriera, Freud elaborò due topiche (studi sui “luoghi della psiche”, i topoi):

1. Prima Topica (nel capitolo VII dell’Interpretazione dei sogni, 1900): i topoi della psiche sono Conscio, Preconscio ed Inconscio.
2. Seconda Topica (dal 1920): i topoi della psiche sono Es, Ego e Super Ego. Fu la più rilevante e famosa delle due topiche.(N.B. i luoghi della prima topica non corrispondono ai luoghi della seconda, avendo le due topiche diversi criteri di divisione e finalità. Bisogna quindi evitare di confonderle, oppure di far corrispondere i termini dell’una a quelli dell’altra).

La seconda topica incontrò molto successo nei seguaci di Freud, e divenne, così, quella definitiva. Vediamola in dettaglio.

* Es: un termine tedesco che indica il pronome personale neutro di terza persona singolare. Freud lo definisce “un calderone di impulsi ribollenti”; la sede degli stimoli umani. Non conosce «nè il bene, nè il male, nè la moralità», ma obbedisce unicamente «all’inesorabile principio del piacere». E’ aspaziale e atemporale, ed in esso impulsi contraddittori convivono l’uno accanto all’altro.
* Super- Ego: la “coscienza morale”, l’insieme delle proibizioni derivate all’individuo dall’educazione, dalla società; il luogo della moralite delle inibizioni: è, insomma, la parte censoria della psiche . «Il Super Ego il successore rappresentante dei genitori (ed educatori)».
* Ego: la parte organizzata della psiche, che deve fare i conti con i suoi tre “padroni”: l’Es, il Super-Ego e la realtà esterna. Deve equilibrare le pressioni, che derivano dall’Es e dal Super-Ego, di natura opposta. Deve stabilire l’armonia tra le forze e gli impulsi che agiscono in lui e su di lui. Freud afferma: “Spinto dall’Es, stretto dal Super Ego, respinto dalla realtà, l’Ego lotta per venire a capo del suo compito economico di stabilire l’armonia”.(N.B.

E’ importante notare che il tipo di rapporto tra l’Ego e gli altri luoghi della psiche determina la condizione di normalità o di nevrosi: un individuo il cui Ego riesca a gestire il conflitto tra Es e Super Ego è un individuo normale, mentre in determinati individui l’Es è più forte del Super-Ego o viceversa e questo genera nevrosi o altri squilibri psicosomatici.

Accanto a questi 3 strutture del SE’, si può prendere in considerazione un’altra componente, OS, che rappresenta la forza della persona di affrontare il mondo. Il suo nome deriva dall’abbreviazione del verbo “osare” e sta ad indicare l’interazione tra il sé e l’ambiente, la componente che permette di uscire da se stessi per affrontare il mondo.
In Iridologia, Daniele Lo Rito e Lucio Birello stabiliscono la proiezione di queste 4 componenti così come nella figura.
Sia nell’iride dx, sia in quella sx l’Es si colloca nella parte inferiore ( pulsioni che salgono verso l’alto) e il Super Ego nella parte superiore (controlla dall’alto), l’EGO nella parte nasale ( la parte più interna del sé), l’OS nella zona temporale in quanto è la zona che più si fonde con l’inconscio collettivo junghiano.

Discromie e/o eterocromie collocate in una delle 4 zone sovraindicate, sicuramente indicano uno squilibrio pertinente una determinata “zona” del Sè, una “prevaricazione” di una zona sulla altre.

La discromia anulare (una delle più frequenti) può suggerire un particolare tipo di lettura, proposta dal dott. Ellero.In questo caso. le 4 zone non sono più da vedersi distribuite in 4 settori dell’iride, ma in 4 anelli, di cui il più interno collocabile (ES) a livello dell’anello gastro-intestinale, l’EGO nella siepe, l’OS e il SUPER-EGO nella zona ciliare.

“Nell’Iridologia classica l’intestino è posto, dal punto di vista topografico, nel secondo cerchio subito prossimo all’anello gastrico, fino alla siepe.In questa zona si può constatare la presenza, largamente diffusa, di debolezze, lacune, difetti, cripte, pigmenti, DISCROMIE, raggi riguardanti i settori intestinali.

Si può notare come l’iride mista (essenzialmente verde) sia costituzionalmente la più armonica in quel settore, mentre l’ematogena (marrone) appaia la più predisposta all’attività fermentativa e all’irritazione della parete intestinale, anche per via di una flora batterica che tende facilmente al disordine; anche l’iride linfatica (azzurro-grigia), notoriamente la più fragile dal punto di vista nervoso, pare alquanto soggetta a spasmi del sistema digestivo: del resto, è molto raro trovare una buona tenuta emotiva nelle iridi linfatiche e, come si sa, la tensione e il nervosismo influenzano direttamente il nostro sistema digestivo, la nostra capacità di assorbimento, metabolizzazione e scarto del nutrimento che riceviamo dal mondo.

Dunque, sebbene costituzionalmente l’iride ematogena sembri essere più esposta a problemi nel settore digestivo, è pure vero, per quanto detto in precedenza, che l’iride linfatica lo è altrettanto. La biliare mista invece, più esposta a livello cardiaco, pare essere, sotto questo riguardo, più solida.

LA CHIAVE SIMBOLICASimbolicamente, l’IRRITAZIONE DEL COLON rappresenta un eccesso di fuoco e, per ovvia deduzione, una carenza d’acqua.Tanto l’acqua quanto il fuoco, dal punto di vista simbolico, rappresentano sia la polarità essenziale della vita, sia due elementi purificatori. In particolare, l’acqua evoca soprattutto una dimensione di umiltà, di veridicità; è un richiamo primario alla religiosità: si pensi al senso dell’acquasantiera nel mondo cristiano e dell’abluzione nell’Islam.Il fuoco, invece, rappresenta per antonomasia una purificazione a carattere trasformativo: il fuoco è trasmutazione, il fuoco brucia la forma per donare l’essenza, il fuoco purifica in quanto trasforma.

Ora, se questa qualità trasformante dell’elemento fuoco è particolarmente attiva proprio in quel tratto dell’organismo in cui viene anche creato il nostro scarto – che è anche un dono da porgere al mondo – non possiamo non riconoscere in tutto ciò una grande VOLONTA’DI PURIFICAZIONE.Ma purificazione da che cosa? viene da chiedersi. Evidentemente, l’intelligenza intuitiva viscerale rileva la presenza di “parti sporche”, cioè di parti che, in quanto vissute come tali, produrranno a livello dell’Io, di mente pensante, un più o meno marcato senso di colpa. Il senso di colpa sembra infatti essere il motivo comune alla colite. Le feci possono pertanto rappresentare il deposito simbolico di una parte “sporca”, di un desiderio “non giusto”: io sono una tossina, mi vivo come tale, dunque accendo un fuoco per purificare il mio deposito, per trasformare una arte di me che non può essere accettata dalla mia razionalità.Ma questo anelito purificatorio è eccessivo, è in realtà una scelta imposta dalla mente razionale al punto tale da risultare coercitiva e lesiva.In altre parole, un desiderio profondo non può essere represso dalla morale di un Super Ego castrante (simbolo di un severo Dio veterotestamentario, definitivamente superato dalla pietas del Cristo), ma deve essere compreso e rielaborato dalla coscienza come un richiamo della propria componente emotivo-viscerale.Non a caso, nelle patologie del colon sono presenti, nella stragrande maggioranza dei casi, insicurezza, basso livello di autostima, timore, nonché scarsa consapevolezza della propria sessualità che può condurre a frustrazione, inibizioni, frutto di una morale troppo rigida, difficoltà d’intesa con il partner, emozioni represse.È come se la volontà di esplosione del proprio femminile, la propria creatività, fosse parzialmente o completamente bruciata da un fuoco troppo intenso, da un anelito di purezza eccessivo.

In termini psicoanalitici si potrebbe dire che l’Es viene soffocato dal Super-Ego. Si tratta, in ultima analisi, di una femminilità in parte bloccata, di una creatività che non trova valvola di sfogo. Il fuoco, come insegna la medicina tradizionale cinese, è l’elemento analogico del cuore, è lo yang dello yang, è la pulsione verso il cielo, è l’attività estroversa, l’elemento maschile per definizione.Dunque, un eccesso dell’elemento yang all’interno di un organo yin (l’intestino, si ricordi, è yin) può portare all’estremo, per esempio alla colite ulcerosa, alla consumazione e alla distruzione dell’elemento yin, della femminilità.Per questo, nel caso di colon irritabile, oltre ad agire con classici rimedi naturali sintomatici, ma anche “intelligenti” della medicina olistica, è altrettanto fondamentale lavorare sul recupero e sull’espressione della femminilità.”( Enea ELLERO)